L’evoluzione dei crimini internazionali e il ruolo della corte penale internazionale nel perseguimento della giustizia. Questo è il tema che verrà dibattuto domani 1 marzo alle 15, al convegno organizzato dalla camera penale di Palermo e dalla Fondazione Federico II. Al congresso, in programma all’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, parteciperanno relatori, tra cui il giudice della Corte penale internazionale Rosario Salvatore Aitala, coinvolto nel mandato d’arresto nei confronti di Putin. L’evento si propone di analizzare l’evoluzione dei crimini internazionali e il ruolo fondamentale della corte penale internazionale nel perseguire la giustizia a livello globale.

L’evento

“Questo convegno segna un’ulteriore tappa di un articolato e ampio percorso – dichiara Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – volto all’approfondimento sul tema dei diritti umani“. L’evento, si inserisce in un più ampio percorso di approfondimento sui diritti umani promosso dalla Fondazione Federico II, che da sempre si impegna nella diffusione della cultura dei diritti umani e nella sensibilizzazione della società su questioni cruciali legate alla giustizia e alla tutela dei diritti fondamentali.

All’appuntamento, che assume un valore altamente simbolico, parteciperanno: il sostituto procuratore generale della corte di appello di Palermo, Carlo Lenzi; il presidente della camera penale di Palermo, Vincenzo Zummo e il giudice della corte penale internazionale ( in diretta streaming) Rosario Salvatore Aitala, finito nella lista delle persone ricercate da Mosca per aver emesso un mandato d’arresto nei confronti di Vladimir Putin.

“E’ un’occasione importante per porre all’attenzione dei giovani l’alto valore dell’affermazione del diritto umanitario internazionale – ha dichiarato il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno – il focus di approfondimento sulla giustizia penale internazionale consente di portare al centro della riflessione il tema dei diritti umani”.

Il tema dei diritti umani e l’evoluzione dei crimini internazionali

Il convegno, in programma all’oratorio di Sant’Elena e Costantino, prevederà due tavole rotonde che svilupperanno due temi attuali: il primo dal titolo “L’evoluzione dei crimini internazionali e le nuove prospettive geopolitiche” e il secondo dal titolo “La tutela dei diritti umani in tempi di conflitti”.

Secondo Fabio Ferrara, presidente della camera penale di Palermo, la giustizia penale internazionale deve essere improntata alla massima obiettività possibile, simili a quanto ci si aspetta dalla giustizia all’interno di ciascuno Stato: “accessibile a tutti e uguale per tutti, frutto di un processo giusto ed equo ” – ha dichiarato – punire la violazione dei diritti umani significa anche infondere ai popoli l’idea del rispetto delle persone, dei loro diritti, della loro libertà di pensiero, di fede”.

La fondazione Federico II

la Fondazione Federico II ha il compito di valorizzare il patrimonio culturale della Sicilia e dei suoi artisti. La Fondazione dal 2004, a seguito di con una norma legislativa (articolo 51 della legge regionale n. 15) cura la gestione dei servizi aggiuntivi del complesso monumentale di palazzo reale e della cappella palatina (bigliettazione e bookshop) e copre, attraverso queste attività, i propri costi di funzionamento.

L’Ars, inoltre, ha concesso degli spazi propri quali le Sale Duca di Montalto, la Sala Pier Santi Mattarella, la Sala Pio La Torre e l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino per l’organizzazione e la promozione di eventi, mostre, convegni di studio e di ricerche storico-giuridiche anche mediante la istituzione di borse di studio e la collaborazione con istituti universitari e di ricerca, italiani ed esteri, e con provveditorati agli studi siciliani

Come sottolineato dal direttore generale della Fondazione Federico II, il convegno in programma per il 1 marzo 2024, segna un’ulteriore tappa di un ampio percorso volto all’approfondimento e alla sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. “Un cammino intrapreso con la mostra fotografica di Steve McCurry con la denuncia per i diritti alle donne afghane e quella sulle stragi naziste realizzata in sinergia con lo stato maggiore dalla difesa e della procura generale militare esercito Sicilia.

 

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