Una leonessa bianca, non una specie rara ma un normale leone africano con una aberrazione cromatica sfruttata negli allevamenti.

In Sudafrica, infatti, i leoni si allevano. Numerose “farm” specializzate negli allevamenti dei grandi felini che finisconono la loro vita all’interno di un recinto uccisi da ricchi cacciatori stranieri. E’ il fenomeno dei cosiddetti “canned lion” che qualcuno vorrebbe spacciare come attività in difesa dei leoni selvatici, che verrebbero così esentati  dai colpi di fucile.

Come comunicato dalla Polizia Sudafricana la leonessa di colore bianco è stata trovata a pezzi in un fattoria della provincia del Limpopo. Un uomo è stato arrestato mentre sembra che altri leoni siano stati trovati moribondi a causa del veleno. Il presunto responsabile dell’uccisione della leonessa era forse interessato alla pelle.

Allevamenti di leoni in cattività sono diffusi in altri paesi del mondo. Avviene, ad esempio, negli Stati Uniti, dove alcuni ristoranti servono hamburger di leone. Un piatto che si presume poco appetibile anche se, a giudicare dal successo dell’iniziativa, sembra essere stato gradito dalla clientela nonostante i prezzi decisamente superiori alla media.

Misera fine per il re della foresta, ridotto a fenomeno da baraccone, preda per cacciatori, testa da trofeo e finanche carne da dare in pasto agli insaziabili uomini.

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