In nottata lo spoglio delle schede

Almaviva, referendum sul nuovo contratto, Palermo verso il no

Dopo quelle di Roma anche le due sedi Almaviva di Palermo sembrerebbero orientate verso il No. Sono 3238 i dipendenti del capoluogo siciliano chiamati a esprimersi, attraverso un referendum, sull’accordo sui contratti che, di fatto, confermerebbe il dimezzamento delle ore lavorative e delle retribuzioni.

I sindacati hanno firmato il preliminare d’accordo al ministero per lo Sviluppo economico ma al contempo hanno indetto i referendum per far esprimere direttamente i lavoratori.”Nel testo che noi stiamo sottoponendo ai lavoratori e l’azienda al proprio CdA, per poi rivederci al Mise, – spiega Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo-Trapani – si prorogherebbe di fatto il contratto di solidarietà con le stesse condizioni economiche per i lavoratori del precedente accordo, in modo da far patire le minor perdite possibili ai lavoratori”

Nella sede di via Marcellini hanno votato in 1152 su 1878 mentre si è appena chiuso il seggio nell’altro stabilimento di via Cordova, che contiene 1360 dipendenti. In totale, però, i dipendenti di Palermo realmente interessati all’esito del referendum sono 2988. Per i contratti dei 250 amministrativi non sono previste modifiche.  

Leggi anche

Lavoratori Almaviva ex Keller e Cerisdi ‘ricevono’ Renzi (FOTO)

“Anche a Palermo i lavoratori hanno votato e stanno votando, anche qui – secondo il segretario generale di Confintesa, Francesco Prudenzano.- le ragioni del no prevarranno ed è solo questione di poche ore per certificarle”.

“I lavoratori a Roma – aggiunge Prudenzano – hanno detto no per 1.282 volte (75%) all’ennesimo sopruso aziendale. Con questo voto, hanno ribadito che la loro dignità, troppe volte calpestata dalle minacce di licenziamento, non è in vendita. Da domani governo e azienda, ciascuno per le proprie competenze, dovranno trovare soluzioni durature, che possano garantire in un tempo certo il lavoro e una dignitosa retribuzione dei lavoratori”.

Leggi anche

Almaviva, Palermo dice no all’accordo: trattativa in alto mare

I lavoratori, che da mesi protestano per scongiurare i 2988 esuberi annunciati, chiedono di all’azienda di sospendere la procedura di mobilità e piano industriale che dia un futuro ai lavoratori. Ora si attende l’esito definitivo del referendum e il successivo incontro al Mise tra società e sindacati per conoscere la prossima puntata di questa lunghissima vertenza.

Leggi l'articolo completo