Ballottaggio con sorpresa in Sicilia dove la partita si chiude con in sostanziale pareggio fra centrodestra e centrosinistra ma con de inediti: a Sciacca c’è il ribaltone e il centrosinistra vince nonostante al primo turno fosse in vantaggio il centrodestra tanto da sfiorare l’elezione al primo turno data per certa e poi sfiorita per pochi voti al controllo delle schede.

Il ribaltone di Sciacca

Fabio Termine, dottore in giurisprudenza, 32 anni, è il nuovo sindaco di Sciacca. Succede a Francesca Valenti. A capo di 4 liste (tra cui quella del Pd), al ballottaggio ha battuto il suo sfidante Ignazio Messina (candidato di 6 liste, tra cui quella di Fratelli d’Italia), ottenendo il 53% dei voti. Consigliere comunale uscente, Termine si era candidato alla carica di primo cittadino della città termale senza successo anche nel 2017.

Il ricorso

Lo sfidante Messina (segretario nazionale di Italia dei Valori) ha riconosciuto la sconfitta, ma ha confermato ricorso al Tar contro il risultato del primo turno, quello che lo aveva visto fermarsi al 39,9%, ad un soffio dalla vittoria immediata. Messina ritiene che ci siano state preferenze a lui attribuite che non gli sono state riconosciute. Il primo risultato ufficiale aveva indicato la sua vittoria col 40,1%, ma poi sono stati sottratti 38 voti che gli sarebbero stati attribuiti per errore (riconosciuto dallo stesso presidente) nella sezione numero 4.

Gongola il Pd

Il progetto di rinnovamento credibile e candidato a sindaco credibile. La nostra proposta organica di Centrosinistra unito e giovane è stata premiata dagli elettori di Sciacca, ora mettiamoci al lavoro per rendere concrete le nostre idee”.

Così Michele Catanzaro, parlamentare regionale del Partito Democratico, commenta il successo di Fabio Termine al secondo turno di ballottaggio delle elezioni amministrative di Sciacca.

“E’ il risultato di un gran lavoro di rinnovamento che stiamo portando avanti in tutta la provincia di Agrigento – aggiunge Catanzaro – . La comunità di Sciacca, com’è successo quindici giorni fa in altri Comuni agrigentini al voto, e come accade in altre parti d’Italia, premiano un programma concreto che guarda al futuro, che sta costruendo una classe dirigente nuova che ascolta i bisogni dei cittadini e che propone progetti progressisti che coinvolgono i giovani e la gente libera”

Scicli al centrodestra

Mario Marino, sostenuto da liste civiche di centrodestra, è il nuovo sindaco di Scicli. Succede all’uscente Enzo Giannone. Con il 56% e 4412 preferenze , Marino ha vinto il turno di ballottaggio sulla candidata Caterina Riccotti, già vicesindaco dell’amministrazione uscente attestatasi al 44% con 3499 preferenze. L’affluenza alle urne è stata del 42%, con una diminuzione del 14% rispetto al primo turno. Per 180 voti Marino non aveva ottenuto la vittoria al primo turno. “Scicli merita una nuova azione. Dopo dieci anni di opposizione in consiglio, siamo pronti a guidare la Città. Fra 5 anni saremo giudicati” sono state le prime parole del neo sindaco, subito dopo l’ufficialità della elezione.

Palagonia ad Astuti

A Palagonia Salvo Astuti è il nuovo sindaco eletto con il 59,24% delle preferenze pari a soli 4.190 voti. Batte Franco Calanducci con il 40,76% pari a 2883 voti. Molto bassa l’affluenza alle urne

L’inedito ballottaggio di Villafranca, sindaco eletto con  7 voti di scarto

Dopo un “pareggio” al primo turno Gaetano Bruccoleri, farmacista, si è aggiudicato un inedito ballottaggio nel comune di Villafranca Sicula (Ag). Ha sconfitto il suo avversario, l’uscente Domenico Balsamo, ottenendo 7 voti in più. Nel piccolo comune dell’agrigentino (1.300 abitanti) lo scorso 12 giugno i due contendenti avevano ottenuto lo stesso numero di preferenze, ossia 481. Ne è scaturito un ballottaggio, fatto senza precedenti, trattandosi di un comune dove vige il maggioritario.

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