Il giudice Marina Minasola del tribunale di Palermo ha assolto i medici del reparto di pneumologia dell’ospedale Civico imputati in un processo per la morte di un paziente nel reparto pieno di formiche.

Il giudice della quinta sezione del Tribunale ha assolto Giuseppe Madonia, Francesco Norrito, Marinella Alessi, Renato Fumagalli, Provvidenza D’Accardi, Maria Emanuele, Alberto Maringhini e Angelo Giuseppe Arena, difesi dagli avvocati Giuseppe Di Cesare e Fernanda Bono, Giuseppe Seminara, Salvino e Giada Caputo, Giovanni Di Benedetto e Carlo La Rosa. La procura aveva aperto un’inchiesta sulla denuncia dei familiari di Vincenzo Oliveri, 70 anni che per quasi due mesi è rimasto ricoverato nel reparto di Pneumologia del Civico di Palermo. E con lo smartphone, sostengono i suoi parenti, ha documentato l’assalto delle formiche in corsia, i sanitari rotti nei bagni, le porte danneggiate. Le sue segnalazioni hanno portato a un blitz dei carabinieri del Nas.

Dopo tre settimane dalle dimissioni dal nosocomio, Oliveri è morto nel reparto di Rianimazione di un altro ospedale, il Cervello dove è arrivato in ambulanza in condizioni disperate. I familiari avevano denunciato “le precarie condizioni igienico sanitarie del reparto del Civico ed errori terapeutici che avrebbero fatto precipitare le condizioni di salute del loro congiunto. L’indagine, condotta dal pm Francesco Gualtieri, vede indagati per omicidio colposo dodici sanitari del Civico. Nel corso di un lungo processo è emerso che i carabinieri del Nas non trovarono formiche. La direzione sanitaria aveva disposto le disinfestazioni che il primario e il caposala gli avevano richiesto anche prima che scoppiasse lo scandalo. Il problema degli insetti c’era, ma si erano attivati per fronteggiarlo. In ogni caso non c’era correlazione con il decesso. A causarlo furono le condizioni croniche di “polmone terminale”.