La polizia di Stato ha arrestato a Vicenza un corriere della droga, Giuseppe De Luca, 38 anni, palermitano residente a Villabate. Le indagini sono state coordinate dagli uomini della squadra mobile di Palermo diretti da Rodolfo Ruperti in collaborazione con i poliziotti di Vicenza.

De Luca è stato bloccato in un magazzino mentre caricava su un furgone 90 chili di hashish. Altri 20 chili sono stati trovati in una Golf. Il corriere della droga è stato rinchiuso nel carcere di Vicenza. La droga sequestrata.

L’uomo è stato bloccato a Vicenza. Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato, hanno trovato in possesso di 110 chili di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un valore commerciale di circa mezzo milione di Euro.

Gli agenti avevano saputo della sua sospetta presenza a Vicenza, gli agenti della Sezione Antidroga palermitana lo hanno seguito e bloccato nel magazzino.

Indagini in corso per cercare di sapere quali i canali di approvvigionamento e dove stava portando la droga il 38 enne villabatese.

Secondo quanto illustrato in una conferenza stampa tenutasi in Questura a Vicenza, De Luca, attualmente disoccupato, era ritenuto un insospettabile, visto che aveva un precedente penale risalente a molti anni fa, ma non legato al mondo della droga.

Secondo quanto emerso l’uomo, accusato del reato di detenzione di droga finalizzata allo spaccio, risiedeva da alcune settimane in un hotel della periferia di Vicenza, dove gli uomini della Squadra mobile l’hanno individuato e tenuto sott’occhio da ieri pomeriggio.

Oggi all’alba De Luca ha lasciato l’albergo per recarsi nel magazzino, da dove sarebbe iniziato un suo viaggio (con meta sconosciuta) a bordo del furgone con i 90 kg di droga.

Qui è avvenuto il blitz da parte dei poliziotti vicentini e palermitani, che hanno poi recuperato il resto dello stupefacente. Almeno per quanto riguarda il vicentino si tratta del maggiore sequestro di droga negli anni duemila.

Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato, avrebbe garantito un guadagno di oltre mezzo milione di euro.

Tutto la droga era sigillato in maniera scrupolosa e professionale. Sulla vicenda è stato posto il massimo riserbo da parte degli inquirenti che tuttavia ritengono che De Luca fosse il “terminale” di un’organizzazione criminale molto vasta: indagini in corso per capire da dove fosse arrivato lo stupefacente e da quanto tempo si trovasse nascosta nel garage a Vicenza, ma soprattutto a che mercato (quasi sicuramente fuori regione) fosse destinato

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