Lunga lettera inviata dal CABS, il Nucleo di volontari antibracconaggio che ormai da diversi mesi monitora il mercato degli uccellatori di Ballarò, denunciando alle autorità la situazione di palese illegalità.
Con l’arrivo del freddo, affermano i volontari, gli uccellatori possono godere di un maggiore margine di guadagno. L’irruzione di venti gelidi da est spinge a latitudini più meridionali i cardellini ed altri fringillidi di popolazioni nordiche, notoriamente di maggiori dimensioni. Per i bracconieri è un nuovo ulteriore introito che, a ben leggere la nota inviata dal CABS alle autorità, tra cui Il Ministro dell’Interno ed il Questore di Palermo, non sembra essere adeguatamente repressa. Questo a giudicare dal numero di operazioni di polizia compiute, quattro in un anno, ma anche dei denunciati. Con la sola esclusione di un intervento, si è avuto un solo denunciato per ognuna delle due operazioni successive. Nessuna perquisizione domiciliare, nel totale dei quattro interventi, come invece avviene in altri luoghi d’Italia.
Eppure nel primo intervento, svoltosi nel giugno scorso ed al quale parteciparono anche esperti dell’associazione congiuntamente al NOA (Nucleo Operativo Antibracconaggio) del Corpo Forestale dello Stato con sede a Roma, i denunciati furono ben sette, ovvero, commenta il CABS, la quasi totalità di quelli presenti nel mercato.
Dunque, per le prossime domeniche, quando si svolge il mercato degli uccellatori, la maggiore emergenza sembra essere rappresentata dal freddo. Non solo il problema delle basse temperature, ma anche le reti degli uccellatori palermitani.
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