Proseguono le indagini del pool antiterrorismo della Procura di Palermo sull’attacco hacker che ha mandato in tilt il sistema informatico del Comune di Palermo. Il reato ipotizzato dai pm coordinati dal procuratore aggiunto Marzia Sabella è l’accesso abusivo informatico con finalità di terrorismo.

I magistrati stanno cercando di risalire al pirata informatico che, il giorno stesso dell’attacco, ha “rivendicato” il gesto dando un ultimatum all’amministrazione che, entro tre giorni, termine che secondo quanto dicono gli inquirenti sarebbe scaduto, avrebbe dovuto collegarsi a un sito dove sarebbe stato possibile pagare un riscatto: pena la diffusione dei dati sensibili.

Getta acqua sul fuoco il Comune che in una nota fa sapere che gli uffici, con il supporto dei tecnici Sispi, hanno prontamente ripristinato tutti i servizi demografici.

“Grazie ad una task force è stata riattivata la piattaforma Demos per il rilascio delle tessere elettorali e resa disponibile la piattaforma Sipal per la rilevazione dei dati da comunicare al Ministero degli Interni”, spiegano. Nella vicenda, tra allarmi per i pagamenti degli stipendi degli impiegati, entra anche il candidato sindaco di centrodestra Roberto Lagalla che chiede di far chiarezza sull’episodio.

“Molti sono i lati oscuri. Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta? Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati? Dicano la verità ai palermitani”.

Immediata la replica del sindaco Orlando: “trovo singolare che su questo attacco vi sia da parte di qualche candidato nervoso una polemica elettorale che è inaccettabile, una mancanza di rispetto per l’impegno di Sispi, delle strutture comunali e degli inquirenti. Esprimo, inoltre, il mio apprezzamento – aggiunge il sindaco di Palermo – alle forze dell’ordine che stanno indagando per individuare i responsabili di questo vergognoso attacco e mi auguro che si faccia presto giustizia sulla vicenda”.

Attacco hacker Comune Palermo: Cisl, alzare livello di guardia

“Ci auguriamo che sull’attacco hacker subìto dal Comune di Palermo con tanti disagi come conseguenza, gli organi competenti facciano presto chiarezza, ancor più adesso che ci sarebbe, leggiamo dalla stampa, a quanto pare, anche la richiesta di riscatto da parte dei responsabili. I lavoratori di Sispi stanno facendo un grande sforzo e stanno mettendo in campo tutto l’impegno e la professionalità per ripristinare il sistema informatico, ed è giusto che venga riconosciuto. Bisogna adesso alzare il livello di guardia e di difesa del sistema informatico investendo di più nell’azienda”.

Ad affermarlo sono i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile. “Ciò che è accaduto, conferma come abbiamo più volte ribadito, che sul fronte della infrastrutturazione digitale, – aggiungono – delle innovazioni informatiche e delle competenze specializzate in questo campo, si deve investire improntando un piano di potenziamento. Gli attacchi hacker sono purtroppo ormai una realtà per molte istituzioni e per molte grosse aziende. Ed è per questo che ribadiremo alla nuova amministrazione comunale, che sul futuro di Sispi bisogna investire di più partendo dall’assunzione di nuove unità di personale specializzato e dal miglioramento e ampliamento delle infrastrutture digitali”. “E’ l’informatizzazione il futuro delle amministrazioni pubbliche e alzare il livello di guardia e difendere con sistemi di protezione adeguati tutti i database e i sistemi informatici degli enti, sarà sempre più una priorità” concludono La Piana e Nobile.

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