Palermo

Bene proroga ordinanza rifiuti ma accelerare costruzione nuovi impianti

“Era obbligatoria la proroga dei termini degli effetti delle vecchie ordinanze fino al mese di novembre, la Sicilia sarebbe diventata una pattumiera a cielo aperto o con immediatezza i comuni avrebbero dovuto sostenere costi elevatissimi per il trasporto dei rifiuti fuori regione. Ci convince il forte impulso dato alla raccolta differenziata, finalmente anche con previsione di meccanismi sanzionatori a carico dei comuni, resta l’amarezza per il mancato cambio di passo dell’esecutivo Musumeci sui fronti della costruzione di nuovi impianti e del transito del personale ‘incastrato’ ancora nei vecchi ATO rifiuti”.

Ad intervenire così sono Dionisio Giordano segretario generale aggiunto Fit Cisl Sicilia e Pietro Caleca segretario regionale Uiltrasporti.

“Quattrocentotrenta i milioni di euro previsti con il Patto per Sud e con il Fondo per lo sviluppo e la coesione per la Sicilia 2014-2020 per la infrastrutturazione impiantistica nell’isola e per la bonifica di vecchi siti, con una dichiarazione di stato di emergenza in Sicilia che assegna al commissario delegato deroghe alla normativa ordinaria per la costruzione degli impianti e che impone agli assessorati regionali Energia e Territorio e Ambiente iter autorizzativi più rapidi, con l’auspicio che gli impegni assunti da questo esecutivo si traducano in tempi rapidi in fatti concreti”.

“Circa il 50% del lavoratori – aggiungono – sono ancora alle dipendenze dei vecchi Ato in liquidazione o addirittura in fallimento, i commissari straordinari di nomina regionale devono completare il transito dei lavoratori alle SRR e devono imporre il rispetto delle norme a sindaci ed SRR refrattarie agli obblighi previsti dalla legge regionale e dai singoli decreti autorizzativi dei piani ARO”.

I due sindacalisti concludono “E’ insostenibile il comportamento spesso condiviso da imprese e comuni di tenere inoccupati i lavoratori aventi diritto di legge per fare spazio ad altri lavoratori frutto di logiche politico-elettoralistiche. La legalità va ricercata anche nella corretta applicazione delle regole sul diritto al lavoro e gli obblighi per Comuni, Rup ed Aziende di ottemperare alla normativa regionale vigente e all’Accordo Quadro del 2013, tutti testi che qualora non rispettati, impongono l’attivazione di tutte le procedure di legge, comprese le denunce alla magistratura. Riteniamo necessaria e immediata la convocazione da parte del Presidente Musumeci e dell’assessore Pierobon quale atto di dovuta attenzione a quei 10 mila addetti che quotidianamente sono chiamati a ripulire i 390 comuni dell’Isola”.

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