Una collezione di bijoux vintage dagli anni Venti agli Ottanta, ce la racconta Laura Francesca Di Trapani della galleria d’arte Il Mascherone.
“Nasce da una passione personale trasmessami da mia madre – afferma – ,che in questi anni mi ha fatto viaggiare all’Estero e acquistarli. Il bijioux vintage detto anche gioiello fantasia nasce nel Settecento per esigenza di salvaguardare i gioielli veri molto preziosi per le nobil donne, queste infatti si facevano realizzare copie perfette dei loro veri monili”.

Nei primi del ‘900 diversi artigiani orafi – di cui alcuni italiani come Trifari e Planetta, si trasferirono in America per cercare fortuna e iniziarono a realizzare con la stessa abilità e bellezza della vera gioielleria, bijoux con materiali non preziosi; questo bisogno di sopperire ad una crisi economica sociale diventa vero e proprio costume.

Aggiunge la Di Trapani:” Hollywood con tutte le sue dive fanno il loro maggior lavoro, indossandone i più belli, ma anche la moda con stiliste come Chanel e Schiapparelli fanno il resto, invitando le donne a farne uso”.

Laura Di Trapani colleziona da sempre pezzi emblematici, tra cui collane di Kennet Jay Line (il re del bijioux degli anni ’60); realizzò ad esempio per Jakie Kennedy una collana fatta in metallo dorato”.

Poi ci sono quelle degli anni Quaranta, di Miriam Haskell, “possiedo nella mia collezione una spilla che si aggancia ambo i lati con una catena centrale, passando agli anni Ottanta ho un paio di orecchini di Emilio Pucci costituiti da due imponenti medaglioni con delle lunghe catene”.

Da un paio d’anni la Di Trapani ha deciso di portare questi gioielli in galleria e aggiunge: “c’è un grande interesse nei confronti del collezionismo; prima la gente partiva per andare a caccia di pezzi unici, adesso questo posto è diventato un punto di riferimento”.