La Regione è paralizzata, non può spendere un euro per personale a tempo determinato di alcun tipo, per programmare interventi, per commissioni o consulenze, per formare i gabinetti, per utilizzare i forestali e così via. Il dato ormai è chiaro e dipende dalla mancata approvazione del bilancio consolidato che doveva vedere la luce entro il 30 settembre ben prima che scattasse il periodo di ordinaria amministrazione in vista delle elezioni regionali.

Per uscire da questa assurda impasse (ma anche per studiare nel complesso tutte le criticità del bilancio regionale), ieri, come anticipato da BlogSicilia, il vice presidente della Regione e assessore regionale all’economia Gaetano Armao ha insediato una commissione di esperti che lavorerà a titolo gratuito. Ma mentre la commissione lavora bisognerà cercare di uscire da questa situazione di stallo che non ha precedenti.

Propio l’assessore Armao ha affrontato l’argomento durante la trasmissione casa Minutella in onda oggi pomeriggio (5 dicembre) a Trm, rispondendo ad una domanda del Direttore di BlogSicilia Manlio Viola.

“Non ci sono precedenti e per questo stiamo affrontando la materia con una serie di confronti – ha detto Armao – oggi ho incontrato il Presidente della Corte dei Conti ponendo il tema anche alla luce della sua lettera che sottolineava la criticità. Domani affronterò l’argomento anche con il ragioniere generale dello Stato”.

“Cercheremo il dialogo in tutti i modi possibili – ha aggiunto Armao – ci troviamo nella condizione di non poter neanche aggiustare un errore così marchiano da parte di chi ha messo la Regione in questa condizione. Io non so come chi ha fatto questo ancora parli, sarebbe meglio nascondersi nelle boscaglie della Toscana”.

“Stiamo, comunque, cercando una soluzione. Le opzioni sono fondamentale due: una più flessibile che però postula la collaborazione da parte dello Stato o, in alternativa, una opzione più rigida in base alla quale la Regione rivendichi le proprie prerogative e utilizzi appieno il proprio Statuto. Siamo pronti a utilizzare sia l’una che l’altra opzione. Naturalmente preferiamo utilizzare quella più flessibile ma se ci costringono utilizzeremo l’altra”

 

 

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