Una bimba di 11 anni è morta ieri a Palermo. La bimba è stata portata dai familiari all’ospedale Buccheri La Ferla. Aveva i vestiti intrisi di benzina e segni di violenza sul corpo.

La bimba è morta. Ancora da accertare se fosse arrivata già senza vita o se è morta in ospedale. La vicenda ancora è tutta da chiarire e le indagini sono condotte dalla polizia di Stato.

La procura per i minorenni ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. Sono stati sentiti i genitori per cercare di comprendere cosa sia avvenuto ieri nella zona di via Tiro a Segno.

La salma nella camera mortuaria dell’ospedale Civico

La bimba trasportata in gravissime condizioni all’ospedale Buccheri La Ferla si chiama Maria Ciro di 11 anni. Le indagini sono condotte dagli agenti della squadra mobile di Palermo che stanno cercando di ricostruire quanto successo alla piccola.

La salma è stata portata nella camera mortuaria dell’ospedale Civico per poi trasferirla all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico di Palermo per eseguire l’autopsia.

La salma di Maria Ciro di 11 anni è stata portata all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico di Palermo per eseguire l’autopsia. La bimba più volte è stata ricoverata all’ospedale dei Bambini perché soffriva di crisi epilettiche resistenti ai farmaci. A portare la bimba in ospedale è stata la madre e il compagno. I genitori sono separati.

Il padre è stato informato delle condizioni gravi della piccola e si è precipitato in ospedale. La mamma della bimba e il compagno sono stati sentiti per circa tre ore in questura per cercare di capire cosa possa essere successo alla bimba.

Anche il padre della bimba che ha saputo solo dopo quanto successo alla piccola è stato sentito dagli agenti di polizia. La bimba viveva in via Tiro a Segno con la madre, il nuovo compagno insieme ad altri fratellini.

Sequestrata casa e bottiglietta di benzina

Nella palazzina a un piano in via Tiro a Segno ad angolo con fondo Alfano non c’è nessuno. La casa è stata sequestrata dalla squadra mobile. I vicini di casa non dicono nulla su quanto accaduto.

“Ieri notte sono venuti gli agenti di polizia e sono stati diverse ore dentro l’abitazione. Altro non sappiamo”., dicono i vicini. Nessuno si sarebbe accorto di quanto accaduto nè della corsa in ospedale della madre della piccola, già gravemente malata, che potrebbe aver bevuto della benzina.

Gli agenti di polizia hanno trovato e sequestrato una bottiglietta di benzina nell’appartamento.

Si attende l’autopsia

Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte della bimba di 11 anni deceduta in ospedale, a Palermo la scorsa notte. La piccola aveva segni sul collo e gli abiti intrisi di benzina. Ma allo stato, sembra esclusa l’ipotesi dell’omicidio, tanto che la Procura ha aperto un fascicolo di atti non costituenti reato. La madre, una donna di 31 anni che ha altri 4 figli, tutti minorenni, e il nuovo compagno, che ieri non era in casa, sono stati interrogati dalla polizia.

La bambina, oltre ad essere epilettica, soffriva di una gravissima encefalite ed era paralizzata. L’autopsia dovrà accertare se la morte sia stata determinata da cause naturali o dalla ingestione della benzina, che potrebbe essere stata data alla piccola, probabilmente per errore, da uno dei fratellini minori. I segni sul collo potrebbero essere stati determinati da un tentativo maldestro di soccorrerla.

Oltre alla madre e al padre naturale, che vive altrove, la polizia e il pm hanno sentito i vicini allertati dalla donna che ha chiesto aiuto vedendo che la figlia si sentiva male. La famiglia vive nella zona della stazione centrale, in un ambiente piuttosto degradato. La Procura dei minori, in attesa che si completino gli accertamenti, ha trasferito gli altri figli della donna in una casa famiglia.

Attivato il servizio di assistenza del Comune

Per la famiglia coinvolta nella morte della bimba di 11 anni si è attivato il Pronto Intervento Sociale (PrInS) del Comune di Palermo che fa capo all’assessorato guidato da Mimma Calabrò. Il servizio si è attivato per la tutela degli altri fratellini. La mamma di 31 anni ha altri quattro figli.

Gli assistenti sociali insieme all’equipe di intervento, in coordinamento con la procura, hanno disposto il trasferimento urgente dei fratellini in una casa famiglia. Il PrInS, servizio attivo 24 ore su 24, è stato concepito proprio per situazioni come questa: emergenze sociali che richiedono una risposta rapida e coordinata tra enti sociali, sanitari e forze dell’ordine.

Il team ha fornito supporto immediato, avviando la presa in carico dei minori in un contesto protetto mentre l’abitazione di famiglia è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti investigativi.