Una mostra sul Nuovo Testamento dalla nascita di Cristo alla sua morte e resurrezione.

E’ stata presentata questa mattina al Palazzo Petyx di Palermo l’esposizione “Bruno Caruso: le opere del Nuovo Testamento” e il relativo catalogo “Bruno Caruso: l’uomo, l’origine, l’impegno sociale, la bellezza, la fede”. Presenti all’inaugurazione il Presidente Salvatore Vitale e dal Direttore generale di Banca Sant’Angelo Ines Curella.

Trenta le opere ammirabili, mai esposte o catalogate, ad eccezione di rarissime occasioni,  su cinquanta che l’artista siciliano ha realizzato sulla tematica sacra. Un allestimento della Galleria La Rocca, in collaborazione con Banca Popolare Sant’Angelo, che intende inaugurare le celebrazioni del novantesimo compleanno del Maestro (che sarà l’8 agosto prossimo).

“La Banca Popolare Sant’Angelo – sottolinea il Responsabile Area mercato Giuseppe Leo – è da sempre legata all’arte e alla cultura e con la mostra e lo splendido catalogo che la illustra intende fare un tributo al Maestro Caruso e fornire un auspicio che, nel medesimo solco, si affianchino altre iniziative volte a propiziare un bilancio critico e storico su uno degli artisti più significativi del nostro tempo”.

Tra le opere in esposizione, considerate dall’artista “figlie” delle 200 tavole dell’Antico Testamento realizzate negli anni ’80 rientrano “La Madonna di Odigitria”, “Il volto di Cristo”, “Ritorno dal Golgota” e “La disperazione di Giuda”.

“Seguendo e conoscendo da 40 anni l’attività del Maestro Caruso mi rendo conto – afferma La Rocca – che il tema della fede non è presente soltanto nelle opere esposte in questa prestigiosa mostra, ma è riscontrabile in tutta la sua opera soprattutto nella caratterizzazione delle figure degli oppressi, dei deboli e degli emarginati.”

“Nessuno sa meglio di me come sono andate le cose. Ho cominciato a disegnare molto presto. Avevo 5 anni quando, nel 1932, realizzai il primo album di disegni all’asilo del Santa Lucia in Via Ruggero Settimo a Palermo”: è questo l’incipit del catalogo della mostra, curato dal gallerista Leonardo La Rocca, storico amico del pittore siciliano. Un volume di ben 168 pagine che ricostruisce la storia, personale e artistica di Caruso. In tutto 158 tavole che comprendono anche dipinti che raffigurano personalità del calibro di Leonardo Sciascia, Mario Praz, De Chirico, Federico Zeri e 21 foto che abbracciano vari momenti della vita dell’artista.

Il volume comprende, inoltre, una raccolta di diversi saggi critici e articoli sull’opera di Caruso: nello specifico di Leonardo Sinisgalli, Libero Bigiaretti, Enzo Bilardello, Claudio Strinati, Leonardo Sciascia, Paolo Volponi, Simonetta Trovato.

Fortemente ironica la tavola conclusiva del volume, intitolata “Amica”, raffigurante la morte che mette il braccio sulla spalla di un Caruso nudo con in mano la tavolozza dei colori: una scelta pittorica che intende esorcizzare il momento del trapasso.

La mostra sarà aperta sino a tutto febbraio, dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 5 gennaio dalle 9,30 alle 16,30 e successivamente nei weekend. A Partire dal mese di marzo sino a tutto aprile la mostra si trasferirà a Palazzo Frangipane a Licata.