La Protezione civile regionale‚ su impulso del Direttore Generale del Dipartimento‚ Salvo Cocina‚ sta monitorando la situazione relativa ai distacchi di corrente elettrica nel catanese. Tutti i sindaci sono stati contattati al fine di verificare e segnalare le criticità relative a strutture socio-sanitarie‚ pozzi di acqua potabile‚ famiglie con anziani e bambini senza acqua o senza corrente elettrica‚ in primis. Sia la società Acoset e Sidra nei giorni scorsi avevano dichiarato problemi di distribuzione di acqua nel territorio.

La Soris – Sala Operativa Regionale sta seguendo l´evoluzione del fenomeno tenendo costantemente aggiornato tutto il sistema di protezioen civile.

Il Volontariato di Protezione Civile è pronto ad intervenire a supporto delle famiglie bisognose e degli enti competenti per mantenere condizioni di normalità‚ nonostante il forte caldo.
A Catania ed Acireale dove sono stati istituiti i COC – Centri Operativi Comunali, sono state attivate delle Organizzazioni di Volontariato per assistenza alla popolazione e già sono operative con disponibilità di trasporto e soccorso.

Una delle cause di questi disservizi elettrici è legata alle ondate di calore di questi giorni.
Oggi‚ alle ore 13:00 era Motta Sant´Anastasia nel Catanese il comune più caldo della Sicilia con 47°. Alle ore 15.30 invece la temperatura più alta rilevata è a Borgo Pietro Lupo‚ con 47‚1°‚ tra i comuni di Mineo e Ramacca.
Le temperature che superano i 40°‚ rilevate dalla rete di monitoraggio del Centro Funzionale IDRO della Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile‚ vengono costantemente pubblicate in tempo reale nelle mappe del GIS della Protezione Civile Siciliana.

Le raccomandazioni della protezione civile

Il Capo della Protezione Civile Sicilia‚ in considerazione delle ondate di calore‚ che stanno investendo tutta la regione‚ e i blackout elettrici che stanno provocando molteplici criticità soprattutto nel catanese‚ ha emanato stamattina la seguente raccomandazione:
– Ai Sindaci dei comuni più colpiti‚ specialmente quelli con blackout elettrici:
1. Attivare COC e i suoi componenti (in particolare servizi essenziali e assistenti sociali) x fornire assistenza alla popolazione bisognosa e per disservizi rete idrica;
2. Predisporre locali climatizzati ove ospitare‚ anche nelle ore più calde‚ soggetti fragili e/o più vulnerabili al caldo che non dispongono di abitazioni raffrescate (utilizzare palasport‚ sale convegni‚ palestre‚ parti di ipermercati‚ sale consiliari‚ etc)
3. Attivare le associazioni di volontariato per assistere tali soggetti fragili anche con eventuale servizio di trasporto da /per casa.
4. Dare diffusione alla cittadinanza delle norme comportamentali e dei locali raffrescati disponibili.
5. Evitare e adoperarsi per evitare manifestazioni all’aperto nelle ore più calde da rimandare eventualmente alla primissima mattinata o serata.
6. Sensibilizzare la popolazione a limitare uso condizionatori.
7. Mantenere i contatti con le strutture operative per ogni emergenza
8. Informare la sala operativa regionale di PC. SORIS. dell’attivazione del COC‚ delle misure adottate e di ogni problema.

Cisl tutelare i lavoratori

“Il governo Schifani convochi le parti sociali e le parti datoriali per un confronto urgente sulle misure da attuare a tutela dei lavoratori in questa difficile fase di emergenza caldo”. Lo dichiara il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, che sollecita un incontro immediato con l’esecutivo regionale affinché “siano garantite condizioni di sicurezza per tutte le categorie professionali che sono più esposti a pericoli evidenti causati dalle alte temperature”.

Confcommercio, gravi danni alle imprese

“Se perfino un esponente del Governo regionale come l’assessore alle attività produttive Tamajo prende posizione sui disagi causati dai continui black out, cosa dovrebbero dire le decine di migliaia di attività commerciali che stanno subendo danni economici gravissimi a causa delle continue e non programmate interruzioni nella distribuzione di energia elettrica? Cicli produttivi fermati o rallentati, macchinari danneggiati dai continui sbalzi di tensione, attività alimentari costrette a buttare la merce deteriorata per il mancato funzionamento delle celle frigorifere: forse ancora non si è compreso l’enorme danno che questa situazione ha arrecato all’economia e i tanti disagi per i cittadini. Stiamo valutando un’azione giudiziaria per il risarcimento del danno per le migliaia di aziende danneggiate e per ottenere precisi impegni sugli investimenti indispensabili nella rete elettrica. Si tratta di una vera e propria emergenza nel nostro territorio”.

Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vice presidente nazionale, dopo il verificarsi degli ennesimi disagi nella erogazione dell’energia elettrica.

“Ancora una volta la classe politica, per incapacità e indolenza, ha relegato la Sicilia a terzo mondo, cosa che purtroppo si sta evidenziando in questi giorni anche nei settori della viabilità e dei trasporti. Il mondo delle imprese non ha più nessuna intenzione di subire in silenzio. Nessuno, e non lo fa nemmeno l’assessore, potrà sostenere che si tratti di un problema eccezionale perché è esattamente lo stesso che si è verificato negli anni passati e che certamente si verificherà l’anno prossimo, a causa di una inadeguata rete di distribuzione dell’energia su cui non sono stati fatti i necessari interventi di modernizzazione negli ultimi 15 anni e forse più. E ciò nonostante le aziende si siano sobbarcate inconcepibili rincari sulle bollette. Oltre al danno la beffa”.

“Pretendiamo come aziende che per di più devono far fronte ai rincari energetici, il diritto all’erogazione adeguata e senza problemi di un servizio pubblico essenziale”.