Dito puntato contro la Rap la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo. Il sindaco Leoluca Orlando presenta i dati di una relazione redatta da una commissione d’indagine costituita da Palazzo delle Aquile dopo l’emergenza rifiuti che ha colpito la città alla fine dello scorso anno, quando a causa dei ritardi nell’erogazione di stipendi e tredicesime i dipendenti della Rap hanno rifiutato lo straordinario.
Nelle venti pagine più gli allegati, emerge chiaramente un deficit di organizzazione da parte della Rap, incapace – come constatato dai cittadini – di garantire gli standard minimi di efficienza nel servizio. Tutto messo nero su bianco nella relazione firmata dal segretario generale Antonio Le Donne, dal capo di gabinetto del sindaco Licia Romano, dai dirigenti del settore Partecipate Sergio Maneri e Roberto Pulizzi, e da un tecnico esterno, l’ingegnere Aldo Iacomelli.
Tanto basta al sindaco per puntare il dito contro “chi organizza il lavoro”. Così Orlando, che aggiunge: “Non voglio colpire nessuno in particolare, dico solo che da adesso ognuno deve fare la propria parte: dirigenti, lavoratori, sindacati… Ho già inoltrato ai vertici Rap la relazione della commissione d’indagine. Tocca al presidente Norata trasformare queste criticità in comportamenti. Vada in Procura, licenzi chi non ha fatto il proprio dovere, faccia qualcosa: è suo il problema”. Il sindaco afferma che non ci sarà aumento delle tariffe. ù
“La Tari – prosegue Orlando – non aumenterà fino al 2022 e il servizio resterà pubblico, dobbiamo però creare le condizioni affinché lo sia anche in futuro facendo funzionare realmente questa azienda. E ciò va fatto in vista del nuovo contratto di servizio che dovrà approvare il Consiglio comunale”.
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