I sindaci delle isole minori sono sul piede di guerra per il caro carburante e caro gas. Si sentono spesso su questi temi e hanno più volte scritto alla Regione e ai prefetti per chiedere interventi. Al momento stanno peggio i sindaci delle isole Eolie, dell’isola di Ustica e di Favignana.

Oltre al caro carburanti devono fronteggiare anche il caro bombole. Da quando la guardia di finanza ha sequestrato le tre navi della Caronte & Tourist che garantiva i trasporti di merce pericolosa, carburante e gas, i prezzi per questi trasporti sono stati garantiti ma con i prezzi del mercato libero.

Alla fine chi pagherà il conto sono i consumatori, i ristoratori e i commercianti che dovranno acquistare le bombole a prezzi esorbitanti. Al momento un problema in meno per Pantelleria e Lampedusa dove il servizio dei trasporti di gas e carburante prosegue secondo contratto e senza rincari per il trasferimento.

Miltello, “Abbiamo chiesto intervento di Regione e prefetti”

“Abbiamo chiesto l’intervento della Regione e dei prefetti – dice il sindaco di Ustica Salvatore Militello – c’è chi sta cercando di soffiare sugli aumenti. La Regione ci ha assicurato che la differenza sul trasporto verrà ripagato agli autotrasportatori. Ma questi ultimi se non hanno impegni precisi pretendono il costo maggiorato. Questo comporta aumenti esorbitanti. Ben 75 euro per una bombola. E’ certo che questo provocherà aumenti per i residenti e a catena anche sul piatto di pasta nei ristoranti”.

Costo benzina altissimo, D’Ancona “Siamo sempre penalizzati”

Per quanto riguarda il costo della benzina la situazione è diversa. I prezzi sono altissimi. Ben 2,41 euro a Lampedusa, 2,39 a Ustica e 2,35 a Pantelleria.

“Noi come isole siamo sempre penalizzati. Le nostre tariffe alla pompa sono esorbitanti rispetto alla terra ferma – dice il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona – Qui a Pantelleria abbiamo un gestore dell’unico deposito che non avendo chiuso un contratto in esclusiva con la centrale elettrica locale vorrebbe imporre delle tariffe alla pompa superiori rispetto alle tariffe solitamente esorbitanti. Noi abbiamo bloccato questa tentativo e abbiamo chiesto un incontro al prefetto di Trapani per con il gestore del deposito e i gestori dei due impianti di carburanti presenti nell’isola. Incontro che si dovrebbe tenere a fine mese o ai primi di settembre”.

Ad Ustica il caro benzina si sta cercando di combattere con il sistema della concorrenza. “L’errore è stato vendere la concessione ad un unico privato sull’isola che può gestire il servizio in regime di monopolio – aggiunge il sindaco – Credo che questo sistema durerà poco perché darò a breve una concessione per realizzare nella zona del cimitero un secondo impianti di carburante”.

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