Chiuderà domani alle 11 la diga Rosamarina. Verrà interrota a quell’ora l’erogazione idrica nei confronti dell’Amap, l’Acquedotto di Palermo, ma anche nei confronti del Consorzio di bonifica che prelva proprio dal Rosamarina. Lo Comunica il dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione siciliana che motiva la scelta con l’esigenza di ripulire le prese da fanghi di fondo e garantire la qualitàd ell’acqua immessa in rete. Con lo ‘scarico’, inoltre, la Regione comuncia che si procederà a riparire alcune perdite.
L’interruzione dell’approvviggionamento idrico dal Rosamarina durerà da 36 a 48 ore, dunque due giorni con la portata idrica più bassa dell’attuale e probabili disagi nell’erogazione.
Da valutare, inoltre, la quantità di acqua che andrà persa per eseguire questi lavori scaricando gli impianti. una nuova tegola sulla già difficile situazione idrica di palermo e della provincia.
“Non può che lasciare perplessi, per tempistica e modalità, la scelta comunicata stamattina dal Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti di avviare uno svuotamento parziale (circa 3 milioni di metri cubi) della diga Rosamarina – commenta polemicamente il sindaco di Palermo leoluca Orlando – Fermo restando che dopo anni di inattività è certamente ora che si avvi una seria manutenzione e pulizia di tutti gli invasi, non si capisce perché proprio ora, mentre le piogge non sono certamente finite, vi sia l’urgenza, con un provvedimento estemporaneo, di ‘ripristinare una sufficiente qualità’, quando già da tempo l’AMAP si è attrezzata per il trattamento e la potabilizzazione dell’acqua di quell’invaso”.
Orlando lancia dubbi non solo sull’opportunità ma anche sulla tempistica “Ancora siamo costretti a ribadire che, volutamente o inconsciamente, gli Uffici della Regione rischiano di operare scelte che aumentano la crisi invece che facilitarne la soluzione. Un dubbio ancora più forte quanto tali scelte apparentemente tecniche rischiano di condizionare quelle politiche e quelle che vorrà e potrà fare il Commissario straordinario di prossima nomina.
Al Governo Regionale e a quello Nazionale chiediamo un urgentissimo intervento per evitare che la Regione sia ancora una volta protagonista di scelte che in futuro saranno additate come esempio di incapacità gestionale, se non peggio”.
Ma la Regione precisa che non ci sarà uno svuotamento della diga, solo spurgo di fangi depositati sul fondo (leggi qui)
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