Sono partiti all’alba per iniziare il recupero dei resti umani trovati nella caverna in contrada Canalotto a Roccamena (Pa) proprio al confine con la Diga Garcia.
Sono gli uomini del nucleo Speleo Alpino Fluviale che avranno il compito di entrare nella grotta, non semplice da raggiungere, e iniziare a prendere quello che resta dei corpi che sarebbero stati gettati lì almeno da 30 anni.
In questi giorni c’è stato il rinvenimento, grazie ad una fonte confidenziale, poi l’ingresso nella grotta. Oggi c’è il recupero non semplice.
Quanti siano i corpi ritrovati non è facile da dire. Si parla di sei, ma il numero potrebbe essere superiore. Tutto si svolge nel massimo riserbo. Quella potrebbe essere una zona utilizzata dalla mafia corleonese per fare sparire i nemici.
Un luogo rimasto segreto per anni e scoperto solo adesso dopo settanta arresti nella zona. Non si sa se a svelarlo sia stato un nuovo pentito che ha iniziato a raccontare quello che accadeva nella terra di Riina e Provenzano,
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