Quasi 300 milioni di euro, esattamente 290 milioni, derivanti da fondi pubblici e privati per la dissalazione delle acque in Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato la realizzazione di cinque nuovi impianti, per garantire un approvvigionamento idrico costante e affrontare in modo efficace i cambiamenti climatici.
Schifani, “La nostra risposta concreta”
“La nostra risposta concreta alla siccità è la realizzazione di cinque nuovi dissalatori, fondamentali per garantire l’approvvigionamento idrico e affrontare con determinazione i cambiamenti climatici. Questo progetto non è solo un intervento infrastrutturale, ma un segnale concreto di impegno e responsabilità verso il futuro della nostra terra”. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commenta l’investimento di 290 milioni di euro tra fondi pubblici e privati, per dare una svolta alla crisi idrica della Sicilia.
La riattivazione dei tre dissalatori esistenti
Intanto saranno riavviati entro l’autunno i primi tre dissalatori già esistenti in Sicilia e che erano stati messi fuori esercizio così come aveva preannunciato i governatore in una intervista a BlogSicilia.
20 milioni arrivano da Roma
“Dal governo nazionale arriveranno 20 milioni di euro per la fase di avvio dei dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle. È stata infatti accolta la nostra richiesta che permetterà di far partire i nuovi impianti con la massima efficienza e nei tempi previsti” annuncia il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la presentazione di un emendamento da parte dei relatori al Ddl di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2024 n.208, attualmente in fase di esame congiunto da parte delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera dei deputati. Il provvedimento adottato alla fine dell’anno scorso prevede all’articolo 2 misure urgenti per l’adeguamento delle infrastrutture idriche in Sicilia.
Somme aggiuntive che garantiscono l’opera
“Queste somme aggiuntive – spiega Schifani – permetteranno di coprire i costi di avviamento e di gestione temporanea dei tre dissalatori nel primo anno di riattivazione. Si tratta di un risultato raggiunto ancora una volta attraverso una forte sinergia istituzionale. Ringrazio il governo nazionale e il Commissario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, per la vicinanza e la collaborazione che, ancora una volta, stanno dimostrando verso la Sicilia”.
La Sicilia ha già impegnato 100 milioni
Per quanto riguarda le altre risorse necessarie per i tre impianti di dissalazione, il governo Schifani ha già individuato 90 milioni all’interno dell’Accordo di coesione e 10 milioni a valere sul bilancio regionale. L’iter di realizzazione degli interventi in via d’urgenza è stato affidato, come chiesto dal presidente Schifani, al commissario Dell’Acqua per via dei poteri di deroga dei tempi conferiti dalla legge. La Cabina di regia regionale per l’emergenza idrica continuerà a monitorare l’andamento delle procedure per la realizzazione dei tre impianti.






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