S’indaga sulla morte del clochard ghanese di 55 anni, Christian Boateng, il cui cadavere è stato trovato il 28 ottobre scorso in piazza Giachery, a Palermo. Le indagini, condotte dalla polizia, sono coordinate dal sostituto procuratore Andrea Fusco e dall’aggiunto Ennio Petrigni.
Gli investigatori hanno sentito i volontari che lo assistevano tutti i giorni portandogli coperte e pasti caldi. Le ferite potrebbero essere compatibili con un’aggressione e testimoni avrebbero raccontato che qualcuno importunava il clochard. “Abbiamo sempre chiesto che si faccia luce sulla morte del nostro assistito”, dice Salvatore Raccuglia, psicologo e coordinatore dell’unità di strada della Croce rossa.
L’uomo viveva a Palermo da una decina di anni. Voleva tornare in Ghana dalla sua famiglia. Ma lo scorso giugno era finito in coma all’ospedale, dopo essere stato aggredito a sprangate. “Alcuni ragazzi della zona lo prendevano spesso di mira – hanno raccontato alle autorità gli operatori della Croce rossa – Gli lanciavano frutta e verdura o quello che avevano a disposizione. Ma quella volta fu picchiato di brutto”.
Un clochard di 56 anni è stato trovato morto questa mattina sotto i portici di via Crispi a Palermo. A segnalare la presenza dell’uomo sono stati i passanti. Ad intervenire i sanitari del 118 e i carabinieri.
Purtroppo al loro arrivo gli operatori sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. E’ stato identificato successivamente in Francesco Ferrante. Adesso si proverà a capire quasi sono le cause della morte.
Nella scorsa primavera, esattamente il 20 maggio, un altro senzatetto venne trovato morto. In quel caso fu accertato un malore avvenuto in via Oreto, a pochi passi dalla stazione. Il corpo trovato dalla polizia disteso su un marciapiede all’ingresso di un bar di fronte alla chiesa di Sant’Antonio. A lanciare l’allarme furono alcuni passanti. Qualche giorno prima un altro clochard era morto sotto i portici di piazzale Ungheria a Palermo. Ad avvisare gli agenti di polizia alcuni passanti che hanno notato che l’uomo non si muoveva. L’uomo si è sentito male, si è accasciato e non si è più rialzato.
La vittima si chiamava Costantin Niels Winfried, 41 anni, nato in Germania. Il suo cuore ha smesso di battere sotto i portici che separano via Ruggero Settimo e il parcheggio di piazzale Ungheria, dove da tempo alcuni senzatetto si rifugiano giorno e notte. Pare che questa morte sia collegabile a problemi patologici accusati dell’uomo per via dell’alcolismo. Come hanno raccontato alcuni residenti il 41enne aveva imboccato un tunnel senza uscita e l’alcol non gli ha dato speranza.