Esercitazione della Guardia Costiera di Palermo. In campo mezzi navali, elicotteri, soccorritori e squadre di primo soccorso a terra. Una complessa simulazione di emergenza in mare ha messo alla prova l’intero sistema di soccorso coordinate dal Dodicesimo Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Palermo (12° MRSC).
L’esercitazione, denominata “Airsubsarex 2025”, ha previsto la simulazione di una collisione fra due unità con conseguente affondamento, ed il recupero dei naufraghi. Si è svolta nei giorni scorsi un’attività di addestramento avanzato che ha coinvolto diverse unità operative della Guardia Costiera, nell’ambito di un programma formativo continuo. L’esercitazione ha rappresentato un banco di prova fondamentale per valutare l’efficacia dei protocolli di intervento in caso di emergenza marittima. L’obiettivo principale dell’operazione era testare non solo la tempestività della risposta operativa, ma anche la capacità di coordinamento tra le varie componenti istituzionali e gli attori privati coinvolti nelle emergenze in mare.
Un lavoro sinergico, che ha visto la partecipazione attiva oltre ai mezzi navali della Guardia Costiera anche i mezzi navali, appartenenti ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza ed altro personale a terra, enti locali, e altre realtà specializzate nel soccorso marittimo. Il programma addestrativo, parte integrante della strategia della Guardia Costiera per il rafforzamento delle competenze e l’aggiornamento professionale, si conferma un elemento cruciale per assicurare prontezza operativa, efficienza e sicurezza nelle attività di controllo e nella gestione delle emergenze in mare.
Scenario d’emergenza una collisione fra due unità in mare con conseguente affondamento e ricerca dei naufraghi Alle ore 09:00 scatta l’allarme, un privato cittadino informa di aver avvistato in mare uno scontro fra due unità navali, un grande Yacht ed un motopeschereccio. Immediata la reazione della Guardia Costiera, che ha assunto la direzione delle operazioni attivando unità navali SAR, mezzi della Guardia di Finanza e dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco con nucleo sommozzatori. Nell’evolversi della situazione d’emergenza, le due unità affondano ed in mare si riversano i naufraghi 30 in totale. Viene disposto anche l’uscita di un elicottero “Nemo” della Guardia Costiera di Catania, mentre è stato allertato il servizio sanitario di emergenza 118, che ha installato un Posto Medico Avanzato per le prime cure nel vicino sorgitore di Porticello, le autorità locali la Prefettura, sono state immediatamente informate.
Una volta raggiunta la zona del presunto sinistro, i soccorritori hanno recuperato i naufraghi in mare, fornendo assistenza medica ai feriti con l’impiego di verricello e cestelli da elicottero. L’intera esercitazione si è conclusa con esito positivo, confermando l’alto grado di preparazione e coordinamento degli operatori coinvolti. Il bilancio è stato tracciato dal Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale Michele Maltese, che ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’esercitazione, ringraziando tutti gli attori istituzionali per la straordinaria collaborazione. “Queste esercitazioni rappresentano un momento chiave per valutare la prontezza operativa e rafforzare le strategie comuni a tutela della vita umana in mare”.






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