Il Comitato ex lavoratori interinali dell’officina AMAT Palermo lancia un appello pubblico per chiedere attenzione e risposte dalle istituzioni, dopo mesi di silenzio e promesse mancate.
A seguito di una selezione pubblica, abbiamo prestato servizio presso AMAT Palermo per un periodo complessivo di circa 22 mesi continuativi, tramite le agenzie interinali Tempor e successivamente Wintime, svolgendo le stesse mansioni e nella stessa sede operativa.
Abbiamo garantito la manutenzione dei mezzi pubblici e contribuito al regolare funzionamento del trasporto cittadino, anche nei periodi più difficili, come durante l’emergenza pandemica.
Abbiamo lavorato con serietà, professionalità e responsabilità, ma ci siamo ritrovati improvvisamente senza alcuna prospettiva dopo ripetute promesse di rinnovo.
L’azienda, mentre eravamo ancora in servizio, ha bandito un concorso per meccanici senza riconoscere l’esperienza professionale maturata come titolo preferenziale nella graduatoria o prevedere un percorso di stabilizzazione attraverso un corso-concorso.
Durante lo svolgimento del concorso, l’AMAT – nonostante la carenza di personale – ha mobilitato presso l’officina alcuni autisti assunti da meno di due anni e mezzo, in apparente difformità rispetto al regolamento interno aziendale.
Denunciamo quindi una situazione di ingiustizia e disattenzione istituzionale.
Ad oggi, né il Comune di Palermo, né l’azienda AMAT, né la Prefettura hanno fornito risposte concrete o avviato un tavolo di confronto.
Siamo stanchi di essere ignorati. Abbiamo servito Palermo con impegno e dignità, e oggi chiediamo giustizia, rispetto e il riconoscimento di un diritto costituzionale: quello al lavoro.
Al tempo stesso vogliamo sottolineare l’impegno profuso dalla Dottoressa Giulia Argiroffi, consigliera comunale del gruppo OSO, La quale ha accolto le nostre richieste, valutando la nostra situazione. Siamo certi che porterà avanti la nostra causa e la ringraziamo sentitamente.
Chiediamo di poter tornare a lavorare in AMAT, e che la nostra vicenda venga portata all’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità regionali competenti, affinché si apra finalmente un dialogo serio e costruttivo.
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