L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del gruppo Tecnocasa nel corso degli ultimi 6 anni evidenzia risultati interessanti. Lo studio riguarda acquirenti e venditori e nel 2024 il campione analizzato è composto da 46.758 compravendite. Nel 2024 in Italia si evidenzia un lieve calo della percentuale di acquisti per investimento (19,0%). Si tratta comunque di una quota alta, negli ultimi anni infatti non si era mai arrivati al di sopra del 18% ad eccezione del 2023, quando si toccava il 19,5%.

I tassi di acquisto per investimento sono mediamente più alti nelle grandi città (28,1%), con Napoli che guida la classifica con una forte presenza di investitori (38,9%), seguita da Palermo (36,0%) e da Verona (32,2%). A Milano il 2024 ha evidenziato una quota di investitori del 28,2%, più bassa rispetto a quanto registrato nel 2023 quando aveva raggiunto un picco del 35%, a conferma di un rallentamento degli acquisti per investimento nel capoluogo lombardo. Più contenuta la percentuale di investitori a Roma (21,5%), anche in questo caso in lieve calo rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il settore della casa vacanza a livello nazionale non si registrano particolari variazioni, nell’ultimo anno infatti il 6,8% delle compravendite ha riguardato questo segmento. Si tratta di una percentuale alta (seppur in lieve calo rispetto al 2023), nel 2019 infatti la quota si fermava 5,8%.

I residenti nelle grandi città

Cresce la percentuale di residenti in grandi città che si sposta per l’acquisto dell’abitazione principale: nell’ultima rilevazione, il 24,6% si è trasferito nella provincia della città di residenza, il 6,3% in un’altra provincia della regione di residenza e il 4,8% in una regione diversa da quella di residenza. Tutte queste percentuali sono in crescita rispetto al 2023, sottolineando come i valori delle abitazioni in continuo aumento nelle grandi città stiano spingendo sempre più persone ad acquistare altrove la propria abitazione principale.

L’età media degli acquirenti

In Italia l’età media degli acquirenti è stazionaria, si passa dai 43,7 anni del 2023 ai 43,5 anni del 2024. Si tratta di un’età molto simile a quella registrata anche negli anni precedenti, ad eccezione del 2022 quando si era scesi al di sotto dei 43 anni. I più attivi sul mercato rimangono gli acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni che compongono il 29,1% del totale, mentre nel 2019 la maggior parte degli acquirenti aveva un’età compresa tra 35 e 44 anni (27,8%). Tra le grandi città Milano si piazza al primo posto per quanto riguarda gli acquisti da parte di under 34 (36,1%), al secondo posto Torino, dove gli under 34 effettuano il 35,0% delle compravendite.

La tipologia degli immobili oggetto di compravendita

Il trilocale rimane sempre la tipologia più compravenduta in Italia (33,9%), al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti e semindipendenti che arrivano al 21,4%, quota sostanzialmente uguale a quella registrata nel 2023, ma in crescita se confrontata con il 2019 quando si fermava al 19%. Infatti, le soluzioni indipendenti con l’arrivo del covid hanno visto un aumento di compravendite. Situazione completamente diversa a Milano, dove la tipologia più acquistata è il bilocale (47,5%), mentre a Roma vincono i trilocali con il 40,7% delle compravendite.

A livello nazionale la percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A e B si attesta al 7,8%, quota in aumento rispetto a quella registrata nel 2023 quando si fermava al 6,5%. Si assiste quindi ad una crescita degli acquisti di abitazioni in classe energetica elevata, evidenziando una crescente attenzione da parte degli acquirenti verso soluzioni più efficienti energeticamente. A livello nazionale si registra, dopo anni di crescita, un calo della percentuale di acquisti da parte di single, che nel 2023 arrivano al 33,4% sul totale delle compravendite, mentre nel 2024 sono scese al 32,0%. Il ribasso mette in evidenza una crescente difficoltà di acquisto da parte di monoreddito. A Milano la percentuale di acquisti da parte di single è nettamente più alta e supera il 43%, anche in questo caso però si tratta di una quota in calo rispetto all’anno precedente. Torino si piazza al primo posto tra le grandi città, con il 45,4% di acquisti da parte di single.

I motivi della vendita

L’analisi si conclude con i venditori e il motivo della vendita: nel 2024 in Italia il 43,7% dei proprietari ha venduto per reperire liquidità, il 43,6% per migliorare la qualità abitativa e il 12,7% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città. Rispetto al 2023 cresce la percentuale di chi vende e riacquista per migliorare la qualità abitativa, mentre diminuisce la quota di chi vende per reperire liquidità.