I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza del gip di Palermo, su delega della Dda nei confronti due imprenditori del settore dell’edilizia accusati di traffico illecito di rifiuti.
Uno è finito ai domiciliari il secondo il divieto di dimora.
Inoltre, per entrambi, è stata disposta l’interdizione per un anno dell’attività di impresa. Sono stati sequestrati anche parte del complesso aziendale di 2 imprese, oltre a una vastissima area di estensione superiore ai 11 mila metri adibita a discarica abusiva. Nei confronti di una delle due società contestata anche la responsabilità amministrativa da reato.
Gli indagati
Nell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza sullo smaltimento illecito di rifiuti a Partinico (Palermo) il gip Walter Turturici ha disposto i domiciliari per Salvatore Romito, 50 anni di Terrasini (Palermo) e il divieto di dimora per Salvatore Zito, 46 anni, di Borgetto (Palermo). Per Romito e Zito il giudice ha disposto l’interdittiva ad esercitare l’attività imprenditoriale per un anno.
Secondo le indagini dei finanzieri della compagnia di Partinico, e la sezione area della guardia di finanza di Palermo, sarebbe stata accertata la gestione
illecita di rifiuti pericolosi e non, comprensivo di trasporto, cessione e smaltimento di ingenti quantitativi. Le imprese dopo aver effettuato lavori edilizi, trasportavano direttamente o indirettamente i residui di lavorazione, quali inerti, rifiuti ferrosi o elettronici, eternit, copertoni, conferendoli abusivamente in un terreno, sottoposto a vincoli a Partinico.
Grazie a riprese è stata accertata un’opera continua di livellamento e spianamento del terreno, al quale si aggiungevano i conferimenti di altri 15 soggetti provenienti da diverse parti della provincia palermitana, anch’essi sottoposti a indagine. Tutti gli imprenditori interessati hanno potuto pertanto godere di ingiusti e rilevanti profitti derivanti dal risparmio dei costi necessari per provvedere al corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi e non, che nel solo periodo delle indagini sono quantificabili in oltre 633 tonnellate.









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