Arriva il temuto dpcm Conte. I locali restano aperti dalle 5 del mattino alle 24 per il consumo ai tavoli ma stop al consumo in piedi alle 18,00, consegne a domicilio senza limiti ma stop alla vendita da asporto a mezzanotte e nei ristoranti e pub limite di sei persone per ogni tavolo. I locali dovranno affiggere cartelli chiari e far rispettare le regole e consentire il tracciamento dei commensali al tavolo in caso di contagio.

Proroga di una settimana per l’apertura delle palestre ma entro sette giorni dovranno essere garantite piene misure di sicurezza o si chiuderà tutti. Stop, intanto, agli sport dilettantistici di contatto e non solo a quelli amatoriali che erano già stoppati. Dunque si fermano i campionati dilettanti. Stop alle 21 a sale gioco e sale bingo. Restano aperti parrucchieri, barbieri e centri estetica

Chiusure temporanee, una sorta di ‘coprifuoco’ ma solo se  deciso dai sindaci, in piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti. E’ un decreto anti-movida che tutela chi rispetta le regole quello scritto a più mani dal Governo, seduto per quasi tre giorni al tavolo delle trattative assieme alle Regioni. Via, dunque, l’ipotesi sulle chiusure anticipate di bar e ristoranti prima della mezzanotte, ma anche provvedimenti che puntano a limitare in modo mirato i luoghi che espongono a maggiore rischio di assembramento: in quei casi la chiusura anticipata alle 21 potrebbe quindi essere applicata – secondo il provvedimento – dagli stessi sindaci per intere strade.

In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. E all’esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all’interno. E’ proprio su questi ultimi punti che è rimasta in piedi l’intesa tra governo e Regioni, le quali chiedevano di non penalizzare ulteriormente quei settori già colpiti dal lockdown.

Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi.

E ancora didattica a distanza solo in situazioni critiche e possibili turni pomeridiani per le classi. Alle superiori maggiore flessibilità per la Dad ma anche per gli ingressi, A scuola ma solo al liceo e negli istituti tecnici si va dalle 9,00 in poi e possibilmente per turni, anche pomeridiani

Sul fronte dell’alleggerimento del trasporto locale, l’unica soluzione che accontenta tutti – Esecutivo e Regioni – è quella di portare la quota di persone in smart working dal 50 al 75%. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l’adozione di un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. “Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio”, chiarisce il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, che – oltre ai 1.600 bus turistici in circolazione – si dice “disponibile a potenziare il sistema”.

Si torna, poi, indietro di mesi sul fronte degli eventi: saranno sospese sagre e fiere, ma consentite la manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. No, invece, a congressi e convegni e tutte le riunioni dovranno essere tenute a distanza.

Lo scopo è evitare un lockdown generalizzato ma le misure prese non sono, poi, così lontane. Di fatto si può andare a lavoro e a scuola e poco di più

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