Anche la Tecnis è ai minimi termini occupazionali

Crisi dell’edilizia nel Palermitano, annunciati altri 45 licenziamenti di operai

Annunciati oggi altri 45 licenziamenti di operai edili. I licenziamenti, che scatteranno il 20 dicembre, riguardano lavoratori della “Cefalù 20” impegnati nel raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Ogliastrillo.

L’opera terminerà nel giugno 2017 e il 70 per cento dei lavori è stato portato a termine; rimangono prevalentemente da completare opere di carattere tecnologico e civile.

“Nel pomeriggio il caso del personale ha comunicato ai sindacati l’intenzione di procedere a dicembre al licenziamento del primo gruppo tra operai e impiegati – dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra – E’ un esubero legato al completamento dell’opera. Di fronte alla crisi del settore edile non ci possiamo permettere i licenziamenti non giustificati come quelli della Sis col passante ferroviario e occorre che gli altri cantieri già appaltati in provincia di Palermo, dove la crisi è consistente, vengano messi subito in condizione di partire per evitare che si allarghi il vuoto d’occupazione nel settore”.

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Tra i cantieri il cui sblocco la Fillea sollecita, c’è il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelnuovo, un’opera dal valore di 500 milioni, appaltata due anni fa alla Totò Costruzioni e mai entrata a regime. “Chiediamo che vengano definite al più presto le assunzioni: in quest’opera tra diretti e indotto potrebbero lavorare 500 persone – aggiunge Piastra – Anche la Tecnis è ai minimi termini occupazionali e il cantiere potrebbe essere incrementato di altre 60 unità. Su queste opere, come quella appaltata alla Totò Costruzioni, bisogna premere sull’acceleratore per dare risposte occupazionali, anche coinvolgendo Rfi, la stazione appaltante”.

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