Questa la decisione del giudice civile di Palermo pronunciata il 25 maggio

Crocetta diffamò i giornalisti dell’Ufficio stampa, condannato a risarcirli con 15mila euro ciascuno

L’allora presidente della Regione Rosario Crocetta diffamò ripetutamente i giornalisti dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione già prima di rescindere il loro contratto di lavoro e continuò anche dopo con dichiarazioni fatte negli anni e che arrivano fino al 2014.

E’ in sintesi questa la motivazione con la quale il giudice civile di Palermo Giulio Corsini ha condannato l’ex presidente Rosario Crocetta a risarcire con 15mila euro ciascuno più spese legali i giornalisti Gioacchino (Giancarlo) Felice e Pietro Nicastro, due dei componenti dell’Ufficio stampa della Presidenza della Regione licenziati all’arrivo proprio di Crocetta difesi dagli avvocati Salvatore Ferrara e Giovanni Gruttad’Auria.

Secondo il giudice la condotta di Crocetta si configura come diffamatoria essendo stata smentita con i numeri la presunta scarsa produttività dell’ufficio. La medesima condotta diffamatoria è confermata, in base alla sentenza, anche da dichiarazioni successive che attribuiscono ‘azioni vendicative’ ai componenti dell’ufficio stampa che avrebbero diffuso notizie false o errate ai giornali del Nord in danno del presidente della Regione.

Il giudice contesta anche la genericità delle affermazioni di Crocetta come arma di difesa. L’ex presidente, infatti, si difende sostenendo di non aver mai additato l’uno o l’altro componente dell’ufficio o indicato nomi. Secondo il giudicanti, però, l’esiguità del numero dei componenti l’ufficio rende facilmente identificabili i destinatari delle affermazioni di Crocetta tutti egualmente diffamati secondo il magistrato.

“Il dolore che un padre di famiglia può provare per essere stato messo in mezzo a una strada all’improvviso, alla soglia dei cinquant’anni è incommensurabile – commenta Piero Nicastro dopo il pronunciamento delle sentenza – ma diventa davvero insopportabile se, a quel brutale licenziamento, si accompagna l’accusa infamante di avere rubato lo stipendio, perché questo, di fatto, era il senso delle dichiarazioni rilasciate a giornali e tv dal signor Crocetta nei giorni in cui smantellava l’ufficio stampa della Regione siciliana. Chi mi conosce, sia fuori che all’interno dell’amministrazione, sa che per nove anni ho fatto sempre il mio dovere, con impegno, scrupolo e dedizione. E, personalmente, mai avrei potuto accettare che la mia professionalità restasse offuscata da una simile ombra. Le lacrime non si cancellano ma oggi posso dire che l’onore, almeno quello, non me lo hanno portato via”.

Questa sentenza potrebbe, adesso, aprire la strada ad un’altra ventina di cause analoghe

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L’Ordine dei giornalisti e l’Associazione siciliana della stampa esprimono particolare soddisfazione per la sentenza a favore dei colleghi Piero Nicastro e Giancarlo Felice, che ha visto la condanna dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta e in qualche modo lenisce le ferite ancora aperte dei giornalisti per l’ingiusto trattamento subito.

“Il modus operandi di Crocetta lo abbiamo denunciato piú volte e quindi evitiamo altri commenti – scrivono in una nota Odg e Assostampa Siciliana – sarebbe troppo facile oggi infierire su di lui, le parole accorate del collega Piero Nicastro dicono tutto e rappresentano il nostro pensiero. Resta l’amarezza per quella stagione alla Regione iniziata nel peggiore dei modi, spazzando via dall’oggi al domani un ufficio stampa efficiente e lasciando al suo posto un vuoto incomprensibile. Ancora una volta ci appelliamo alla sensibilità del presidente Nello Musumeci affinché, come promesso in occasione del Congresso Assostampa di Enna dello scorso aprile, possa al più presto convocare attorno a un tavolo Ordine e Sindacato unitario dei giornalisti per riannodare il filo interrotto dell’ufficio stampa alla Regione e per aprire finalmente una nuova stagione di concorsi e per mettere finalmente regole chiare e certe nella giungla degli uffici stampa della pubblica amministrazione e della sanità in Sicilia”, concludono il presidente Odg Sicilia Giulio Francese e il segretario regionale Assostampa Siciliana Roberto Ginex.

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