Mario La Rocca capo di gabinetto, Eugenio Ceglia probabile vicario anche se non da subito visto il blocco della spesa per gli esterni dovuta a motivi di bilancio che impedisce di procedere con le nomine, almeno per il momento e chissà ancora per quanto tempo. L’assessore regionale alla salute Ruggero Razza prepara una vera rivoluzione deli uffici di diretta collaborazione.
In piazza Ottavio Ziino si cambia e non senza sorprese. Il neo responsabile del settore più importante e delicato della macchina regionale, uno di quelli che ha impatto diretto sulla vita dei siciliani, sta formando una struttura che lo seguirà nelle scelte, burocratiche e non, inserendo nomi noti di varia provenienza.
Il capo di gabinetto di Razza sarà Mario La Rocca, dirigente regionale esperto che in passato ha ricoperto ogni sorta di ruolo e con governi i tutti i colori. Ingegnere di 54 anni La Rocca è stato manager dell’ospedale Policlinico di Palermo. Ce lo mise il governo Lombardo con l’assessore Massimo Russo. Ma prima di allora era stato al Genio civile, aveva ricoperto il ruolo di capo della segreteria tecnica dell’assessorato ai Lavori pubblici sempre in un governo a guida Lombardo e tanto altro.
Al suo arrivo Crocetta lo sostituì ma il suo rientro al Genio Civile durò davvero poco, appena un anno. Nel 2014 La Rocca tornò in auge come capo di gabinetto dell’assessorato alle Infratrutture a guida Nico Torrisi e restò lì nonostante tre cambi di assessore, da Torrisi a Pizzo e da Pizzo a Pistorio. Una bella carriera sotto Crocetta nonostante La Rocca sia un uomo vicino a Francesco Cascio. In fondo, più di recente, ha seguito il posizionamento del suo uomo politico di riferimento visto che Cascio con Ncd era vicino al governo Crocetta e oggi è tornato a casa in Forza Italia (o quasi) dopo l’assoluzione in appello.
Con lui scelti i principali funzionari del gabinetto. Saranno Marcello Vitale, Rosita La Monica, Carlo Megna, Elena Pizzo, Margherita Ingrassia, Carlo Rappa e Gaspare Noto, tutti dirigenti interni alla Regione visto che al momento la situazione lasciata in eredità dal governo Crocetta non permette di immettere in servizio gli esterni.
Ma un esterno gira già per i corridoi e le scalinate di piazza Ottavio Ziino e questa è una vera sorpresa. Si tratta di Eugenio Ceglia, altro tecnico noto e che negli ultimi anni è stato un fedelissimo di Davide Faraone. Lo ha seguito al Ministero dell’Istruzione quando Faraone ne era sottosegretario durante il governo Renzi e poi si è spostato al Ministero della Salute seguendo sempre Faraone durante il governo Gentiloni.
Lunedì Ceglia si è dimesso dal Ministero per poter andare all’assessorato Salute con Ruggero Razza e nella giornata di ieri era presente, anche se informalmente, ad una riunione con i direttori generali venuti da tutta la Sicilia e tenuta al piano terra dell’assessorato regionale salute. Per lui non c’è ancora alcun contratto e infatti non arrivano neanche conferme ufficiali ma si è già presentato agli uffici ed il suo ruolo, anche se non definito, appare abbastanza chiaro.
Quando Ceglia ha presentato le sue dimissioni Faraone non lo ha trattenuto “Io mi avvalgo di professionisti e chi è davvero un professionista non ha colore politico – ha risposto a BlogSicilia che gli chiedeva spiegazioni – c’è chi chiede la tessera di partito, io in genere chiedo sempre il curriculum vitae. Il merito è quello che conta ed Eugenio farà sicuramente bene, come sempre”.
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