“Mi sorella ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti i demoni. Noi pensavamo che dovevano essere in modo figurato e noi cercavamo a nostra sorella di mandare via queste persone. Praticamente quello che li teneva in casa era lui. Loro si sono infilati in casa e gli hanno detto che dovevano dormire lì per togliere gli spirti di casa”.

E’ quanto dice Calogero Salamone fratello di Antonella la donna uccisa ad Altavilla insieme ai due figli di 16 e 5 anni.

“Abbiamo detto a mia sorella di venire su ma lei non riusciva a partire perché i miei nipoti erano abituati qua e non voleva salire perché mia sorella sarebbe salita. Io l’amavo mia sorella e i miei nipoti, – aggiunge in lacrime – Non ha problemi psichici e sano di mente che non passi questa versione perché ha sempre imbrogliato le cose”. Il fratello è stato sentito in caserma dai carabinieri che indagano sulla strage di Altavilla.

Il legale della coppia “I miei clienti si dicono innocenti”

“I miei clienti si professano innocenti, non sono mai stati interrogati. Li hanno tenuti in caserma per ore, loro hanno chiesto spiegazioni ma gli è stato risposto che non ne avrebbero avute. Poi sono stati fermati. Io li ho visti oggi, sono confusi e si professano innocenti”.

Lo dice Sergio Sparti, il legale di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia fermata ieri sera con l’accusa di aver assassinato, insieme a Giovanni Barreca, la moglie e i figli dell’uomo nel corso di un rituale di purificazione dal demonio delle vittime. Il penalista, che ha incontrato in carcere i due, non avrebbe ancora avuto copia del provvedimento di fermo.

“Farò indagini difensive per verificare diverse cose – spiega – ad esempio i reali rapporti tra i miei assistiti e Barreca. A me risulta che si conoscessero appena”.