La polizia di Stato ha denunciato per lesioni aggravate il padre e la madre che hanno picchiato il professore della scuola Caponnetto di Palermo che aveva rimproverato il figlio. Insieme ai genitori sono stati denunciati un amico del padre e la sorella della madre.

“Amiamo il nostro lavoro ma oggi siamo venuti a scuola con uno spirito differente. Sono demotivata. Ho sentito il mio collega al telefono 20 minuti fa era in ospedale, è moralmente a terra”.

Lo dice Maria Teresa Inzerillo, insegnante di sostegno che da 24 anni lavora nell’istituto comprensivo Antonino Caponnetto di Palermo, dove venerdì un insegnante è stato aggredito dai genitori di un alunno perché lo avrebbe rimproverato. “Siamo soli – aggiunge la docente – questa scuola è lasciata allo sbando anche se non era mai successa una cosa del genere”. “Questo – osserva l’insegnante di sostegno – è un quartiere difficile. Chiediamo aiuto, qualcuno ci aiuti a far sentire la scuola come istituzione”.

E riferendosi ad alcuni genitori di bambini che frequentano l’istituto afferma:”Non hanno idea di cosa sia la scuola, la vedono come nemico, come qualcosa di obbligatorio per i loro figli che non porta a nulla. Certo ci sono genitori che non sono come questi. Ci sono state mamme che mi hanno espresso solidarietà per quanto accaduto, erano tutti stupefatti”.

“Conosco il professore, quello che è successo è davvero brutto. Da genitore mi dispiace, e tutti i genitori della scuola sono con il professore. Qual è la sua colpa aver rimproverato un alunno? E’ ingiusto”. Lo dice Antonia Lentis, mamma due bambini che frequentano l’istituto comprensivo statale “Antonino Caponnetto” di Palermo, dove un professore é stato aggredito dai genitori di un alunno venerdì perché avrebbe rimproverato il ragazzo.

“Mio figlio venerdì mi ha raccontato la vicenda all’uscita di scuola. I ragazzi ribelli – aggiunge – sono in tutte le scuole anche in quelle più ‘in’. Fare di tutta l’erba un fascio è brutto”.

“E’ abbastanza provato, è stato picchiato e ha qualche giorno di prognosi, al tempo stesso credo sia importante che ritrovi la forza di tornare a scuola”.

Lo ha detto ai cronisti il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, che stamattina si è recato nell’istituto comprensivo Antonino Caponnetto, di Palermo dove nei giorni scorsi un docente è stato picchiato dai genitori di un alunno perché avrebbe rimproverato il ragazzo.

“Il docente è scosso, naturalmente ha paura – ha aggiunto – Un docente che va a scuola dovrebbe essere tranquillo, felice di poter svolgere bene il suo lavoro. Quando ha il dubbio di tornare a scuola per quello che è accaduto, è un fatto gravissimo. Naturalmente l’ho sostenuto a nome del governo e gli ho garantito il massimo dell’impegno affinché tutto si svolga per il meglio. Spero che torni nei prossimi giorni”.