Giovanni Martinez di 31 anni e Antonella Grazia Fanizza 25 anni sono le ultime vittime di una lunga scia di sangue a Palermo in poco più di un mese.

Una lunga serie di incidenti  che creano non poco allarme nel capoluogo sconvolto ogni giorno da una tragedia.

L’ultima vittima appena sabato scorso: Francesco Barone, 20 anni, che si era ribaltato con la sua auto, in viale Regione Siciliana.

Giovedì aveva perso la vita, Camillo Perfetto, 45 anni,  residente al Cep. L’uomo viaggiava a bordo di uno scooter Piaggio Free che, per cause ancora da accertare, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe finito contro un albero, all’altezza del civico 547.

La vittima, subito apparsa in gravi condizioni, è stata trasportata immediatamente all’ospedale Cervello da un’ambulanza del 118 in codice rosso. Qui l’uomo è arrivato già privo di vita.

Lunedì scorso Michele Pizzuto, 13 anni, è morto dopo 6 giorni di agonia all’ospedale Civico: il ragazzo era stato investito da un’auto in via Gibilrossa, davanti la sua casa, mentre stava per essere accompagnato a scuola. Ai suoi funerali, ieri nella chiesa di San Giovanni Apostolo, hanno partecipato più di mille persone.

Qualche giorno prima a perdere la vita Marco Sacchi, operatore Rai, morto mentre era alla guida della sua moto. Commozione in tutta la città per la morte di Alessandro Nasta, 38 anni, organizzatore di eventi molto conosciuto e stimato. In una parallela dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo Salvatore Spinosa, 20 anni, era morto dopo un terribile incidente mentre era in sella al suo Honda Sh.

L’11 maggio era morto dopo quasi due settimane di agonia Cesare Seminara, 48 anni, che il 1° maggio si era schiantato contro un albero in viale Michelangelo.

Lo stesso giorno è deceduto anche Giovambattista Prestigiacomo, di 76 anni: l’anziano era stato investito da una Toyota Yaris in via Brunelleschi, e lo scorso 3 maggio a perdere la vita Francesco Mulè, 79 anni, investito il giorno prima da un autocarro mentre attraversava la strada in via Messina Marine all’angolo con via Galletti.