Il Comune di Monreale ha deciso di presentare ricorso contro la deliberazione della Corte dei Conti del 4 aprile 2017 che aveva accertato il venir meno dei presupposti del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, sottolineando il grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano stesso. Il Collegio in pratica dichiarava lo stato di dissesto per l’ente.

La decisione di presentare opposizione alla deliberazione della Corte dei Conti è giunta in seguito all’analisi fatta dal segretario regionale generale del comune, la dottoressa Domenica Ficano, che ha verificato la sussistenza degli elementi necessari e sufficienti alla proposizione del ricorso. L’amministrazione ha anche conferito ad un esperto l’incarico di svolgere attività di supporto al sindaco nella predisposizione del ricorso.

Nel corso della seduta del 25 maggio il sindaco aveva già riferito in consiglio comunale di avere attivato tutti i canali utili per verificare la sussistenza di validi presupposti per proporre opposizione alla delibera della Corte dei Conti, confermando contestualmente come gli uffici competenti stessero già lavorando sui lamentati errori dell’organo di controllo al fine di onorare gli obiettivi previsti nel piano di riequilibrio.

Capizzi ha conferito all’avvocato Carlo Comandè l’incarico di presentare il ricorso, per un compenso di euro 10.400. I tempi per presentare il ricorso sono stretti, 30 giorni dalla comunicazione pervenuta dalla Corte dei Conti.

Nella struttura organizzativa dell’ente non è prevista la figura professionale di avvocato e, si legge nella delibera di conferimento dell’incarico, “per assicurare l’adeguata tutela dell’ente dinanzi ad una vertenza molto complessa, l’amministrazione ha ritenuto necessario ricorrere ad un professionista esterno altamente qualificato ed in possesso di comprovate specifiche competenze con riferimento alla peculiarità della vertenza in questione”.

“Il contenzioso in oggetto – spiega l’avvocato – presenta oggettivi profili di difficoltà che si rinvengono sia nell’estremo tecnicismo delle questioni trattate afferenti alle contestazioni mosse dalla sezione di controllo laddove individuano profili di squilibrio nel rendiconto di gestione 2015, sia nell’esigenza di dover replicare puntualmente ai singoli rilievi mossi dalla sezione di controllo”.