Da Monreale e Termini Imerese con la droga nello zaino per organizzare lo spaccio nelle discoteche della zona della movida del sabato sera. I Carabinieri hanno arrestato un diciassettenne sorpreso mentre scendeva dal treno proveniente da Palermo.
Il giovane mostrava un certo nervosismo e i Carabinieri decidevano di procedere ad una perquisizione personale che dava esito positivo. All’interno dello zaino erano nascosti oltre 80 grammi di marijuana di cui 7 grammi suddivisi in dosi pronte per essere spacciate.
Dopo il fermo la perquisizione veniva estesa all’abitazione di residenza del giovane a Monreale dove venivano rinvenuti altri 50 grammi della medesima sostanza nonché due bilancini ed il materiale necessario al confezionamento. Nel corso dell’operazione i Carabinieri procedevano al sequestro di circa duecento euro, presunto, provento dell’attività di spaccio.
Interrogato e messo di fronte alle proprie responsabilità mostrandogli anche il materiale sequestrato, il ragazzo ha ammesso le proprie responsabilità e raccontato come facesse ogni settimana un viaggio da Monreale ad altri paesi della provincia di Palermo per portare il suo prodotto nelle movida locale senza mai restare a lungo a spacciare sul territorio prescelto per quella settimana.
Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenne veniva associato presso il centro di accoglienza e comunità per i minorenne del complesso “Malaspina” di Palermo.
Sono in corso ulteriori indagini per comprendere se questa modalità di spaccio fosse soltanto una idea dell’arrestato o se esista un sistema consolidata per vendere la droga ai giovani frequentatori del sabato sera in provincia di Palermo.
Episodi di spaccio ‘in trasferta’ sono stati scoperti, negli ultimi mesi, in varie occasioni soprattutto nella Sicilia centrale fra il trapanese e l’agrigentino e rendono complessa l’identificazione dello spacciatore e per questo aumentano la pericolosità sociale. Quasi sempre gli spacciatori provenivano dal Palermitano o dal Trapanese per restare solo uno o due giorni e poi cambiare zona di spaccio. Un fenomeno che sembrava, però, circoscritto ai locali estivi.
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