Le adescava nei raduni degli appassionati dei fumetti

Due le minorenni coinvolte nel giro di Nicolicchia, tremano decine di professionisti tra Palermo e Catania

Andava nei raduni dei fumetti giapponesi. E’ qui che Dario Nicolicchia reclutava le minori da inserire nel giro della prostituzione con professionisti, avvocati, medici e liberi professionisti.

Gente che pur di avere rapporti con ragazzine è disposta a pagare tante centinaia di euro. Nicolicchia aveva capito che c’era un buon mercato e aveva trovato tanti uomini disposti a pagare per avere rapporti con giovanissime.

La prima, la ragazzina palermitana, adesso nel corso delle indagini è sputata una giovanissima, 13 anni, catanese. Anche lei adescata nel corso di un raduno di amanti di fumetti.

“Col sesso si diventa ricchi, amore”, scriveva Dario Nicolicchia alla sua amante, facendo sfoggio di un libertinismo decisamente degno di miglior causa, anche perché la ragazzina alla quale si rivolgeva in termini così espliciti aveva 13 anni.

Il giovane in cella dal 18 marzo scorso abbassa dunque la soglia: dai 15 anni della sua prima baby -amante ai 13 della nuova. Elemento in comune: l’ accusa di induzione alla prostituzione con facoltosi professionisti. Elemento difforme: l’ età inferiore ai 14 anni, che fa scattare anche la violenza sessuale presunta, con l’ aggravante della pedofilia.

Nuovo ordine di custodia in carcere per il trentunenne ex commesso di un negozio di informatica, un disoccupato con l’ iPhone 6, una delle fonti dei suoi nuovi guai.

Fra i quali c’ è anche l’induzione alla prostituzione nei confronti di una trentaduenne, una giovane donna che agli occhi di inquirenti e investigatori appare come un’ eccezione nel panorama delle preferenze minorili di Nicolicchia e del suo «giro» di affezionati amici e – sostiene l’accusa-clienti. Anche la nuova misura cautelare è del Gip Lorenzo Matassa, che l’ ha emessa su richiesta del pm Claudio Camilleri.

L’inchiesta è condotta dagli agenti della sezione reati sessuali della Squadra mobile.
Nei prossimi giorni, per la prima parte dell’ indagine, si terrà – su richiesta dell’ avvocato Cinzia Pecoraro l’incidente probatorio, con l’audizione proprio della ex quindicenne, che oggi ha 19 anni: coinvolti 14 presunti clienti. Il secondo caso viene fuori proprio grazie agli approfondimenti su cellulare e altri apparati elettronici dell’ indagato.

Fra chat di whatsapp, analisi dei computer e ammissioni della seconda vittima, originaria e residente a Catania, la posizione dell’ indagato precipita. In una delle conversazioni recuperate, infatti, è lo stesso Nicolicchia a definirsi pedofilo. Precisazione inutile, visto che gli episodi contestati risalgono a giugno 2014, quando la ragazzina aveva da poco compiuto 13 anni.

La conoscenza tra i due era avvenuta nel capoluogo etneo, a un raduno di Cosplay, appassionati di fumetti giapponesi che si immedesimano nei loro personaggi preferiti, stesso contesto in cui era stata conosciuta e «reclutata» anche la prima vittima. Nicolicchia, quando frequentò e fece sesso (consensualmente, ma non conta) con la tredicenne, aveva già quasi 30 anni. Le sue proposte di farla prostituire con gente facoltosa non sarebbero state accolte, ma nemmeno questo conta: il reato di induzione alla prostituzione di una minore di 14 anni, secondo l’ accusa, c’ è tutto.

Nicolicchia, chattando, propone alla sua amichetta di metterla incinta, perché sul mercato del sesso le donne gravide valgono «anche 200… anche di più, 500 se trovi avvocati, medici…
C

ol sesso, amore, si diventa ricchi». E sempre in chat proponeva alla tredicenne di «rifarsi, se qualcosa di te non ti piace. Anche gratis se vai con i chirurghi». Gli uomini, la ragazzina avrebbe potuto riceverli «tutti inprivato, mica per strada. Tutto distinto e di classe. Qualcuno lo abbordi passeggiando per strada. Altri tramite inter net. Annunci. Poi io ti presento uomini facoltosi… Sarai una escort bella e magari famosa. Pensa se arrivi a conoscere politici. Tipo quelle che si sono arricchite andando da Berlusconi».

Della sua prima vittima, Nicolicchia aveva detto di ignorare la vera età: ma ora, a parte l’ aspetto fisico difficilmente equivocabile, ci sono scambi di messaggi ancora meno equivocabili. «Lui conosceva la mia età e io la sua – ammette poi la ragazzina chiamata a fare la prostituta -. Quando ho avuto il primo rapporto sessuale con lui io avevo 13 anni».

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