La Procura di Termini Imerese (Palermo) ha aperto una indagine conoscitiva sulla frana di Marineo per scoprire se ci sono eventuali responsibilità a carico di qualcuno.
La frana per tutta la giornata di ieri ha impegnato squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile. Sabato notte in una cava di contrada Roccabianca si è staccato parte del costone roccioso, finito su alcuni capannoni. Sgomberate alcune attività commerciali all’ingresso del paese, tra cui un’impresa di calcestruzzo e una lavanderia che sono state evacuate.
Il Comune di Marineo ha emesso un’ordinanza di divieto di accesso in tutta l’area. Oggi la Procura di Termini Imerese, guidata da Alfredo Morvillo, ha disposto una consulenza, per accertare le cause dello smottamento e per vedere se ci sono fatti di competenza della magistratura. Occhi puntati soprattutto sulla cava.
Il pm Giovanni Antoci, che coordina l’inchiesta, vuole capire se la cava ha avuto una incidenza sulla frana. Al momento l’inchiesta è contro ignoti, ma non si esclude che presto potrebbero esserci i primi iscritti nel registro degli indagati per grave disastro colposo. “Bisogna capire cosa verrà fuori dalle indagini”, spiegano da ambienti investigativi.
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