E’ tornata l’emergenza rifiuti nel Palermitano. E i sindaci dei comuni devono fronteggiare il pericolo che si crei un’altra emergenza: quella igienico-sanitaria.

La situazione è critica in particolar modo a Carini, comune che recentemente ha dovuto dichiarare il dissesto di bilancio. “Avremmo voluto dare una bella ripulita al territorio utilizzando più mezzi, ma le discariche per quattro giorni sono state chiuse e la regione solo giorno 8 giugno ci ha indicato di conferire i rifiuti vicino Catania”. E’ questo lo sfogo del sindaco di Carini, Giovì Monteleone.

“Le autorità mi dicono – aggiunge il sindaco – di far rimuovere in via prioritaria i rifiuti dalla strada che costeggia l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo per ragioni di sicurezza. Ma io devo scongiurare l’emergenza igienico-sanitaria nelle zone densamente abitate del paese”.

Il primo cittadino non risparmia dure critiche alla gestione dell’emergenza rifiuti da parte del governo regionale guidato da Rosario Crocetta: “L’ordinanza del presidente della Regione ci impone di conferire solo 60 tonnellate di rifiuti al giorno dimezzando il quantitativo consentito fino adesso è raddoppiando la distanza del viaggio dell immondizia e i costi di conferimento: praticamente non potremo neanche conferire il quantitativo d immondizia che giornalmente si deposita”.

Secondo Monteleone, la Regione non terrebbe in considerazione nella gestione dell’emergenza rifiuti le esigenze dei comuni più densamente popolati come Carini, che nel periodo estivo, ormai alle porte, vede raddoppiare gli abitanti: “Con quale criterio e senso della proporzione si consente a un paesino di 2000 abitanti di conferire 21 tonnellate al giorno e a Carini che conta 39 mila residenti e 80 mila villeggianti in estate, quasi tutti provenienti da Palermo , si impone di trasportarne solo 60 tonnellate al giorno a Catania? Bella idea quella di trasportare l’ immondizia depositata dai villeggianti palermitani a Catania quando la discarica di Bellolampo si trova a pochi chilometri da Carini. Veramente geniale fare aumentare i costi di conferimento dei rifiuti a un comune che si trova in gravi difficoltà finanziarie e trascinato nel vortice del dissesto proprio dal carrozzone clientelare , sfasciato e impunito dell’Ato”.

Lentezze burocratiche e decisioni difficili da comprendere che però traggono origine sul fallimentare sistema degli Ato rifiuti e sulla mancata attuazione della riforma che istituiva le Srr e che tra pochi giorni sarà a sua volta (contro)riformata dal governo Crocetta. Gli ambiti territoriali ottimali, in realtà, esistono ancora, sebbene in liquidazione. “La gestione dei rifiuti è dell’Ato – precisa il sindaco Monteleone – e il Comune di Carini si è sostituito in molte parti del servizio all’Ato. Mezzi, carburante, centro di raccolta comunale della differenziata, discariche, li paga direttamente il comune, oltre al personale e costi di gestione che paga indirettamente tramite l’Ato. Il comune di Carini ha tra l altro corrisposto all’Ato gli ultime due mandati di pagamento che l’Ato non ha trasmesso per intero al personale. E 35 operatori su 68 per circa 20 giorni hanno scioperato. Solo ieri, dopo pazienti trattative hanno ripreso a lavorare e non è detto che non riprendano a scioperare se non gli si liquidano gli stipendi arretrati. Vero è il comune deve arretrati , risalenti a anni passati all’Ato, ma è pur vero che bisogna conteggiare tanti servizi che l’Ato non ha dato rifilandone i costi al comune. Una situazione che ha portato il comune di Carini al dissesto finanziario e non è facile in queste condizioni amministrare”.

La situazione di emergenza in cui si trova il territorio del Comune di Carini ha scatenato le reazioni dei cittadini su Facebook. In moltissimi hanno pubblicato foto che ritraggono cumuli di immondizia accatastati in diverse parti del paese.

“Eppure la nostra amministrazione – spiega il sindaco di Carini – ha diminuito i costi e quindi, la tassa dell immondizia del 20% , dimostrando sin dall’inizio del nostro mandato di fornire un servizio migliore, ma molti cittadini , nonostante questo segnale, continuano a non pagare lo stesso. Il paradosso è che molti , non tutti, che si lamentano e pubblicano foto di degrado nella piazza virtuale di Facebook, sono incalliti evasori fiscali. Sappiamo anche che bisogna stanare gli evasori e già stiamo operando per farlo , ma occorre aspettare i tempi giusti per raccogliere i frutti del nostro lavoro”.

Quindi l’amministrazione comunale di Carini sta lavorando per individuare e punire chi lascia i rifiuti dove non dovrebbe e reprimere tutti i comportamenti illegali: “La repressione di alcuni reati è stata contestata agli incivili. Grazie anche alle telecamere e alla sola vigilanza dei pochissimi vigili urbani in dotazione al comune, più di 500 multe sono elevate solo nel 2016 per chi non ha osservato le ordinanze sindacali sui conferimenti rifiuti e denunciato penalmente per chi è stato trovato a bruciare i rifiuti”.

Il Comune di Carini il 3 giugno scorso ha inoltre stipulato un contratto con una ditta esterna “per cercare di uscire da questo inferno”, dice senza giri di parole Montelone. “Dall’Ato si passerà all’Aro e tutto sarà gestito dalla ditta e il servizio dovrebbe migliorare di molto e essere più costante. Prima l’Ato deve distaccare il personale alla ditta.Tutto è però condizionato dalle ordinanze temporanee e incerte che la regione emana per indicarci in quali discariche dobbiamo andare a conferire i rifiuti. Ed è molto condizionato anche dal grado di civiltà che molti cittadini di questo territorio devono acquisire: da quello di pagare le giuste tasse per un servizio dato e di osservare gli orari e le regole del conferimento rifiuti”.