L'inchiesta della Procura di Palermo

Falsi invalidi, quattro condanne e diciassette rinvii a giudizio

Il gup di Palermo Ermelinda Marfia ha condannato a 5 anni e 6 mesi Giuseppe Cinà; a due anni Giovanna Naccari; a un anno e 4 mesi Maria Vaccaro; a due anni Patrizia Ribaudo, accusati a vario titolo di truffa e tentata estorsione.

Secondo la Procura, i quattro avrebbero fatto parte di un’organizzazione che avrebbe consentito a centinaia di falsi invalidi di percepire pensioni e accompagnamento, causando un danno di 3-4 milioni di euro allo Stato. Cinà sarebbe stato uno dei capi dell’organizzazione, Ribaudo avrebbe scoperto la truffa e tentato di estorcere denaro a Cinà e Tantillo (un altro indagato), Vaccaro e Naccari avrebbero usufruito delle pensioni
di invalidità.
Rinviati a giudizio – il processo comincerà il 18 ottobre davanti alla quarta sezione penale – Andrea Tantillo, Giovanni Tantillo, Nicola Cipolla, Alina Nicoleta Carmaz, Paola Pipitone, Salvatore Abbate, Deborah Serpa, Alba Barcellona, Franca Cinà, Nunzio Cinà, Loreta Giammona, Francesco Longo, Maddalena Marano, Paolo Meli, Giuseppe Mignosi, Maria Modica, Antonio Seidita. L’Inps si è costituito parte civile.

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