Con il loro arrivo rappresentano l’inizio della primavera. La presenza nei cieli di Palermo è pressocchè certa tra il 15 ed il 20 marzo, quando i Rondoni raggiungono, dopo un lungo viaggio migratorio, i luoghi di nidificazione.
In molti li scambiano per Rondoni, ma in realtà i due uccelli appartengono ad Ordini diversi. Apodiformi, nel caso dei Rondoni e Passeriformi per le Rondini. Molti sono però i punti in comune, ad esempio quelli legati alla straordinaria capacità di riuscire a bere e a prelevare gli insetti di cui si nutrono, direttamente in volo.
Il Rondone, con i suoi colori scuri e la sagoma assomigliante ad una sorta di sigaro un po’ schiacciato, supera però tutti i volatori. Senza mai posarsi a terra, si accoppia e dorme. In pratica non si posa mai e quando succede è per un’emergenza che può costargli la vita. L’animale, con le sue lunghe ali a falce, è incapace di riprendere il volo. L’unico momento in cui si posa, è per la riproduzione. Un foro, su una parete di palazzo, ad esempio, ed il Rondone si fionda dentro. Quando poi deve riprendere il volo, si lancia letteralmente nel vuoto. Un nido approssimato e fino a due covate per nuovi Rondoni pronti a predare quantitativi sorprendenti di insetti catturati in volo. C’è chi giura che l’esplosione della zanzara tigre che nella tarda estate rovina le giornate dei Palermitani, sia dovuta proprio alla loro partenza. Una zanzara scura e diurna, non sfugge, infatti, all’esperto Rondone che però, già ad Agosto inizia ad abbandonare la città per dirigersi nei quartieri di svernamento a sud del Sahara.
Eppure c’è chi non li vuole.
Il luogo che veniva prescelto per la nidificazione nella città di Palermo, era costituito dai fori di aereazione degli antichi solai. Lavori di ristrutturazione con materiali moderni e la conseguente scomparsa di tali fori, ha ridotto di molto la possibilità di nidificazione. A questa crisi il Rondone, sul finire degli anni ottanta, ha saputo rispondere iniziando a nidificare nei cassoni delle tapparelle. Con virate mozzafiato, i Rondoni si tuffano letteralmente tra i palazzi, dirigendosi nella parte sommitale delle serrande per tentare una faticosa penetrazione nell’ambito spazio. I loro stridii, allietano così le giornate primaverili ed estive. Tanto familiari sono che, un orecchio attento, li potrà riconoscere come componenti sonori di molti film oltre che di famosissime pubblicità. Evidentemente, piacciono.
La LIPU di Palermo, però, denuncia come sempre più di frequente molte persone ricorrono ai cosiddetti dissuasori per impedire ai Rondoni di entrare nei cassoni delle serrande. L’ultimo caso nei pressi di via Notarbartolo. I protezionisti, avvisati da cittadini sensibili, vigileranno affinchè, all’arrivo dei Rondoni, nessuno di loro si faccia del male urtando contro i dissuasori.
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