“I dodici mesi trascorsi hanno visto i reparti della Legione impegnati, nel contrasto di varie forme di criminalità, spesso di tipo strutturato e di matrice mafiosa. Gli atti di violenza che hanno caratterizzato la ricerca della supremazia ora di questa ora di quella consorteria criminale, il tentativo stroncato in tempo, di ricostituire la cosiddetta cupola, gli omicidi, le rapine, il furto di notevoli quantità di rame che hanno rischiato di mettere in crisi la sicurezza dei trasporti e la funzionalità delle comunicazioni, il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’illecita intermediazione nell’assunzione dei lavoratori agricoli non esauriscono il panorama delle sfide affrontate quest’anno”.

E’ quanto ha detto il generale dei carabinieri Giovanni Cataldo a Palermo al comando Legione carabinieri Sicilia, nella caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa”, nel corso della cerimonia di celebrazione del 205 Annuale di Fondazione dell’Arma. “Una particolare menzione desidero fare – aggiunto Cataldo – inoltre, per l’attività di prevenzione di tipo patrimoniale che ha portato al sequestro e alla confisca di cospicue ricchezze di dubbia o di definitivamente accertata illecita provenienza.

Tale impegno, al di là del valore delle sostanze acquisite all’Erario, colpisce al cuore il funzionamento delle organizzazioni criminali, prosciugandone le fonti di finanziamento. Essa ha un alto valore dimostrativo nella pubblica opinione, perché afferma un sacrosanto principio: il crimine non paga, e la legalità conviene”.

“La caserma dei carabinieri, soprattutto quella delle Stazioni, è qualcosa in più di un semplice ufficio pubblico. – ha aggiunto – Nelle nostre caserme il cittadino si reca spesso per cercare un consiglio, un conforto, normalmente un aiuto se non una protezione da un pericolo. È, quindi, necessario che l’edificio sia non solo funzionale, ma decoroso e accogliente”.