Si è tenuta oggi a Palermo la festa della fondazione della Polizia Penitenziaria giunta al 205° anno. La cerimonia si è svolta all’istituto penitenziario “Antonio Lo Russo” di Pagliarelli alla presenza delle più alte cariche Istituzionali regionali e del corpo.
Nel corso della cerimonia verranno celebrate le peculiarità e l’identità di un Corpo che, con 37.157 unità di personale, assicura la custodia, l’osservazione e il trattamento di 54.771 detenuti e internati in 189 penitenziari per adulti, in 17 istituti per minori e in altre strutture, come già evidenziato dalla ministra Marta Cartabia durante la cerimonia nazionale che si svolta a Roma presso la Scuola di Formazione Giovanni Falcone di via Di Brava, lo scorso 28 giugno.
La festa regionale della polizia penitenziaria ritorna in presenza, voluta fortemente dal provveditore dell’amministrazione regionale Cinzia Calandrino che è stata accolta dal direttore dell’ istituto Pagliarelli “Antonio Lorusso“ Maria Luisa Malato e dal comandante del reparto dirigente aggiunto Giuseppe Rizzo, nonché da uno schieramento di personale formato dal personale dei reparti degli istituti per adulti e minorili, dei nuclei traduzioni e piantonamenti, del provveditorato Regionale, della scuola di formazione di Catania e dalle varie specializzazioni tra le quali, il servizio cinofili, aeroportuale, istruttori di tiro, motociclisti e del nucleo investigativo regionale provenienti da tutta la Sicilia.
Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della ministra della giustizia Marta Cartabia e del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Carlo Renobbio sono state consegnate le onorificenze a quel personale che si è distinto per lodevoli interventi durante e fuori servizio.
Il sindacato Cnpp ha disertato per protesta la manifestazione.
“A nostro parere non vi è nulla da festeggiare, molteplici sono i disagi che come sindacati abbiamo negli anni denunciato in tutte le sedi. Abbiamo chiesto di garantire al personale migliori condizioni per svolgere il delicato compito professionale del poliziotto penitenziario come la tutela della salute, del benessere e della sicurezza.
Il personale della polizia penitenziaria in tutti gli istituti della Regione Sicilia, si sente abbandonato, sotto certi aspetti mortificato dall’ eccessivo carico di lavoro dovuto principalmente alla carenza di personale. Ci preoccupa l’escalation delle aggressioni nei confronti del personale che ormai si ripetono con troppa frequenza”.
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