“E’ emblematico e davvero non comprensibile, tra gli altri, il recente “fenomeno” delle c.d. vampe di San Giuseppe. Festività religiosa che si è connotata, anche quest’anno, di azioni e condotte aggressive nei confronti delle forze dell’ordine impiegate sul campo per “limitare” i danni causati dagli incendi di queste grandi cataste di legno. La quasi totalità degli aggressori identificati e segnalati alle autorità competenti sono minorenni.  Del tutto deprecabili ed allarmanti anche le azioni di “branco” che si sono registrate in determinati casi come la grave aggressione con sfondo omofobo perpetrata da un gruppo di giovani nei pressi del Teatro Massimo, lo scorso 20 gennaio.

Anche in questo caso la risposta investigativa non si è fatta attendere tuttavia, il dato che registriamo, ci deve spingere ad una riflessione anche sul ruolo della famiglia e sull’efficacia degli sforzi che stiamo facendo. Una valutazione positiva sembra, purtroppo, ben lontana, se diversi giovani continuano a rendersi protagonisti di azioni violente, soprattutto in momenti che dovrebbero essere di divertimento e aggregazione, come quelli connessi alla cosiddetta Movida”.

E’ quanto ha detto il questore di Palermo Maurizio Calvino nel corso della Festa della polizia che si è tenuta oggi al teatro Politeama alla presenza di scolaresche e personalità civili e militari. “Proprio in un contesto – ha aggiunto Calvino – di quella che è poi diventata, di fatto, mala-movida, lo scorso anno due giovani hanno perso la vita.

Al di là delle, immediate, positive risultanze investigative, dello sforzo ingentissimo profuso da tutte le forze di polizia nel doppio versante dei controlli preventivi e delle azioni repressive, la perdita di due vite umane è qualcosa di abnorme, inaccettabile. Gli interventi successivi rischiano di essere solamente un anestetico per un male la cui soluzione deve essere ricercata in ben altre azioni. Non è possibile delegare alle sole forze di polizia il compito di “risolvere” la degenerazione di questo fenomeno. Anche in questo caso è necessario pretendere un coinvolgimento collettivo di tutte le componenti della società civile: Istituzioni pubbliche e privati cittadini, pubblici esercenti e associazioni di categoria”.

La Polizia di Stato ha celebrato oggi il 172° anniversario dalla sua fondazione, con una cerimonia nazionale che si è tenuta nella suggestiva cornice di Piazza del Popolo a Roma e che ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali dello Stato.

Questo importante traguardo esalta di nuovo l’impegno e la dedizione delle poliziotte e dei poliziotti per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, per la salvaguardia del pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali e per il pubblico soccorso, come ben sintetizzato dal claim #essercisempre.

Le celebrazioni hanno avuto inizio alle ore 9.00, a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, con la deposizione, presso il Sacrario dei Caduti, di una corona da parte del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Prefetto Vittorio Pisani.

La cerimonia si è articolata in più fasi a partire proprio dalla deposizione da parte del Prefetto e del Questore ddi Palermo di una Corona di alloro a nome del Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, presso la lapide in ricordo di tutti i Caduti, nell’atrio della Questura.

A partire dalle ore 11:00, si è invece svolta una cerimonia all’interno della prestigiosa cornice del Teatro Politeama – Garibaldi, dove, alla presenza di Autorità civili e militari e soprattutto di significativi segmenti della Società civile, sono stati premiati i poliziotti distintisi in servizio. L’evento, condotto da Salvo La Rosa, è stato caratterizzato da contenuti istituzionali, con la proiezione di video che hanno fatto memoria del sacrificio dei nostri Caduti  e con altri che hanno descritto la  complessa attività svolta dalla Polizia di Stato nel capoluogo nel corso dell’ultimo anno.

Non sono mancate le esibizioni di artisti di caratura nazionale come Fabio Lannino del Brass Group, Laura Sfilio e Sergio Vespertino.

Per l’occasione, all’esterno della struttura teatrale, nella prospiciente Piazza Ruggero Settimo, è stato previsto l’allestimento di una vera e propria “piazza della legalità” dove i cittadini convenuti e, tra loro i tanti studenti invitati e provenienti da scuole palermitane di ogni ordine e grado, hanno avuto la possibilità di visitare stand espositivi e ricevere materiale informativo afferente le diverse specialità della Polizia di Stato e quindi, toccare con mano la complessità e la specificità delle sue articolazioni.