Blitz, all’alba di stamani, nella tradizionale fiera mercato degli animali che ogni 15 agosto si svolge nelle campagne di San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo.

Carabinieri e i Forestali dello Stato tra cui gli esperti del Servizio Cites, hanno eseguito un sopralluogo nel mercato coadiuvati da due Medici Veterinari.

Presenti sul posto numerosi animalisti afferenti alle sedi palermitane di più associazioni, tra cui la Lida e l’Enpa. Sono stati sequestrati un pitone moluro ed una Iguana verde, mentre alcuni venditori di furetti sarebbero riusciti a dileguarsi.

Sequestrate anche diverse oche. Diverse le multe comminate. Si sono registrati momenti di tensione tra le forze dell’ordine e i venditori. Molti abusivi contestavano i sequestri di carabinieri e forestali. Ci sono stati lunghi momenti di tensione tra quanti si sono visti sequestrare gli animali.

“Insieme alle condizioni tragiche degli animali oggi in una squallidissima fiera a San Giuseppe Jato in provincia di Palermo – racconta un animalista – c’erano la cattiveria e la crudeltà umana : uomini sadici e senza cuore che trattavano gli animali già privati della loro dignità come fossero oggetti, o ancor peggio oggetti di divertimento.Le gabbie costringono gli animali in posizioni innaturali e sono sovraffollate all’inverosimile non permettono loro movimento alcuno. E’ terribile!

Ho visto genitori far scegliere ai loro figli il proprio giocattolo, mentre i commercianti li tolgono dalle gabbie in maniera sempre brusca. Davanti ai nostri occhi uno di loro prendeva 3/4 galline dalle ali,tutte insieme, per poi scaraventarle dentro uno scatolo.

Ovviamente non siamo stati li per assistere ma per cercare mossi dalla rabbia e dai nostri valori di far bloccare questo schifo.Non si può permettere che qualcuno consideri leggero il peso delle proprie responsabilità e della propria coscienza laddove’ viene perpetrata tanta sofferenza e tanti maltrattamenti ai danni degli animali, finché i gemiti degli animali assetati e disperati, imprigionati in gabbie anguste, continuano a non essere ascoltati, finché tanta brutalità avrà la meglio con questi mercati dell’orrore siamo tutti colpevoli”.