I giudici del tribunale di Termini Imerese, presieduto da Vittorio Alcamo, a latere Gregorio Balsamo e Luigi Bonacqua, hanno assolto l’ex sindaco di Campofiorito, Giuseppe Sagona dall’accusa di truffa, abuso d’ufficio, falso materiale, falso ideologico, sottrazione di atti pubblici riguardo il finanziamento di una casa distrutta durante il terremoto del Belice.
Il pm aveva chiesto cinque anni e la confisca dell’immobile. L’ex sindaco è difeso dall’avvocato Vincenzo Pillitteri.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri l’ex primo cittadino avrebbe ottenuto in modo illegale un finanziamento per la ricostruzione di un immobile rimasto danneggiato durante il terremoto del Belice.
L’abitazione destinataria è stata acquistata da Sagona nel 2008 e per quell’immobile. Secondo i carabinieri i precedenti proprietari avevano tentato di richiedere i fondi, ma senza successo.
Sagona aveva fatto un preliminare di vendita con i vecchi proprietari nel 2007. Per ottenere il finanziamento bisognava fare una ricerca al protocollo dell’epoca dal 1968 al 1971.
Un impiegato comunale, come dimostrato nel corso del processo, aveva ritrovato l’iscrizione al protocollo. Così l’iter per ottenere il finanziamento è risultato legittimo.
“Sono state necessarie diverse indagini difensive e cinque anni di processo per stabilire che l’ex sindaco che si è dovuto dimettere per questa inchiesta aveva agito in modo legittimo – dice l’avvocato Pillitteri – L’ipotesi che Sagona avesse falsificato il protocollo è caduta durante il dibattimento quando abbiamo dimostrato che i registri del protocollo erano sotto sequestro da alcuni anni per un’altra indagine e quindi nessuno avrebbe potuto falsificare i documenti”.
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