Prima la tensione, poi il doppio ko in aula e alla fine la notte porta consiglio. Lo scontro in aula e la tensione del tardo pomeriggio fra il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessore all’economia Alessandro Dagnino era nata da una serie di incomprensioni ma non basta la sospensione d’aula per spegnerla. Serve un doppio ko per riportare in carreggiata la finanziaria alla ripresa dei lavoro dopo le 20. A far salire la febbre d’aula era stata la revisione sistematica di tutti gli articoli accantonati. Tutti, senza eccezione, vengono rivisti e corretti integrando proposte tratte da emendamenti di maggioranza e opposizione. Da un rinvio all’altro vengono la riscrittura coinvolge gli articoli dal 4 al 24 ma l’aula va in confusione su alcune riscrittura parziali. Sale la tensione e si rischia lo scontro politico fra Cateno De Luca e l’assessore all’economia Alessandro Dagnino. E quando Dagnino cerca di rimediare si scontra con il Presidente Galvagno “Mi guardi negli occhi assessore,. lei era qui dietro di me e mi ha detto che era pronto a discutere la riscrittura se adesso mi dice che invece non è pronta…”. Indispettito il Presidente Galvagno, sospende la seduta dopo che Cateno de Luca aveva accusato il governo di aver tentato di barare proprio sulla riscrittura riguardante i consorzi di bonifica e la SuperZes. Così si va in conferenza dei capigruppo: “Se il governo è in grado di formulare le riscritture torniamo in aula altrimenti rinviamo a domani”.
La ripresa dopo le 20,00, due ko poi ok a SuperZes e bonus edilizi
Alla ripresa dopo le 20 il clima non è migliorato. Al contrario c’è chi, dentro Forza Italia, parla di una finanziaria azzoppata, un documento che si sta costruendo in aula fra Galvagno e De Luca. Seguono due richieste di voto segreto e due ko della maggioranza. Saltano le norme sui parchi archeologici e i finanziamenti per la realizzazione delle via tagliafuoco boschive. Due finanziamenti da un milione ciascuno ma il secondo mette a rischio la campagna antincendio che deve partire a maggio. E’ uno sgambetto sottolineato dall’assessore Savarino di Fratelli d’Italia ma dai banchi dell’opposizione si sottolinea subito che il ko non è figlio del voto delle opposizioni.
Ma Schifani e Galvagno sono in stretto contatto e la tensione viene spenta con un giro di chiamate e di consultazioni. Nella notte arriva il via libera ai nuovi bonus edilizi. L’ars approva stanziamenti per 15 milioni destinati alle ristrutturazioni edili di condomini e singoli. Arriva l’ok anche all’articolo sulle SuperZes con gli aiuti per le imprese che compensano, con fondi regionali, i tagli previsti dalla finanziaria nazionale rispondendo in parte all’allarme degli industriali siciliani.
Finanziaria ancora in alto mare, mancano 110 articoli
Oggi si ricomincia ma all’appello mancano ancora 110 articoli. Ne sono stati approvati solo 24 ma per il governo sono quelli più importanti. L’idea è quella di dare spazio almeno ad altri due: l’aumento a 24 ore dei contratti per tutti gli ex Pip e i contributi aggiuntivi da 30 milioni per i Comuni. Due passaggi sui quali potrebbe andare via l’intera giornata. Poi sarà il tempo delle decisioni difficili sul resto della manovra
Le ipotesi in campo
Le ipotesi in campo sono tre: andare avanti ad oltranza anche domenica e proseguire nella settimana di Natale me ancora fra Natale e Capodanno sapendo che sugli altri articoli sarà un voto di scontro continuo, un “bagno di sangue” politicamente parlando; provare la strada del maxi emendamento che taglia via una ottantina di articoli e ricolloca le risorse con tempi che si accorciano ma tensione che sale ulteriormente, oppure mettere in campo la tagliola: fermare il percorso del documento lì dove si troverà stasera e spostare tutto il resto nel primo collegato da discutere a gennaio dopo un nuovo passaggio in Commissione per incardinare il primo ddl stralcio del 2026






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