Una folla commossa ha partecipato questo pomeriggio ai funerali dei tre giovani morti nell’incidente di Pioppo. Una tragedia che ha scosso l’intera frazione di Pioppo.  Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta, in segno di lutto.

Tantissimi, oltre tre mila persone si sono strette agli amici e ai parenti di Angelo Marceca e Giacomo Guardi di 19 anni, Giosuè Guardi di 16 anni – che hanno perso la vita nel tragico incidente stradale avvenuto martedì sera sulla provinciale 186 che collega Monreale a Pioppo.

Alle 15, la chiesa di San Giuseppe a Pioppo, è gremita. Anche lo spiazzo fuori la chiesa è pieno di gente che hanno salutato l’uscita delle tre bare con un lancio di palloncini bianchi.

I tre giovani, a bordo di un’Opel Corsa, si sono schiantati ad alta velocità contro il muro di recinzione di una casa cantoniera. Un quarto giovane, Gabriele Diliberto, 19 anni, è ricoverato un gravi condizioni alla Rianimazione del Civico.

Oltre ai tanti che partecipano in strada tantissimi hanno partecipato all’ultimo saluto dai balconi. Pianto a dirotto quando il papà di Gabriele Diliberto ha detto: “Signori vi porto il saluto e l’abbraccio di mio figlio Gabriele”.

In prima fila, assieme ai genitori dei tre giovani, anche il sindaco Piero Capizzi e il comandante dei carabinieri della Compagnia di Monreale, Silvio Volpe.

Sui feretri, disposti uno accanto all’altro, le foto che ritraggono i volti dei tre amici. Gli amici e i compagni di scuola hanno preparato cartelloni colorati e teli bianchi affissi sui balconi delle case di fronte la chiesa.

. A celebrare la messa il Vescovo di Monreale, Michele Pennisi. “La morte di questi giovani – dice il vescovo nell’omelia – ci invita a riflettere sul mistero della vita e della morte stessa, l’ultimo nostro nemico che non riusciamo a sconfiggere.

Quando si tratta della morte di giovani, poi, le emozioni sono fortissime. Ai parenti, agli amici che sono qui riuniti, chiedo di ricordare con forza e con gioia, tutti i momenti belli trascorsi in loro compagnia. Ora Gesù li ha voluti accanto a Lui. Anche se la fede in Lui ed in Dio non ci impedisce di essere tristi”.