“Ho sentito telefonicamente il sindaco di Castronovo di Sicilia Vito Sinatra, al quale ho assicurato l’intervento immediato della Regione, anche se la competenza è della Città metropolitana di Palermo. Proprio stamane, ho inviato il capo della Protezione civile Calogero Foti per fare un sopralluogo nella zona e rendersi conto direttamente della portata della frana, che ha un fronte molto vasto di oltre settanta metri”.


Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in merito all’interruzione della viabilità sulla Strada provinciale 48 del Palermitano e per la quale è stato già convocato, per martedì pomeriggio, un incontro nella sede del Comune di Castronovo di Sicilia e al quale parteciperanno il sindaco, la Protezione civile regionale, la Città metropolitana e i proprietari dei terreni limitrofi alla frana.
Nell’immediato, si dovrebbe procedere con un bypass per consentire temporaneamente una rapida soluzione del problema. A regime, invece, la soluzione definitiva prevede un viadotto. Già nei prossimi giorni, verrà affidato l’incarico per un’indagine geologica e geognostica per verificare profondità e tipo di frana. Il costo complessivo presunto dovrebbe essere di circa un milione di euro e le risorse saranno messe a disposizione dall’Ufficio del commissario di governo contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione.

Ieri Musumeci aveva annunciato la convocazione di una riunione d’emergenza per lunedì. “Se non interviene la Città metropolitana di Palermo, lo farà in sostituzione la Protezione civile regionale – aveva detto – per questo motivo, ho già convocato per lunedì un vertice a Palazzo d’Orleans”.

Oggi gli risponde il sindaco della città Metropolitana Leoluca Orlando mettendo perfino in dubbio le parole del Presidente Musumeci. “Leggo di una presunta dichiarazione del presidente della regione Musumeci secondo il quale la Città metropolitana di Palermo dovrebbe intervenire a seguito della frana che ha interrotto una strada nel territorio comunale di Castronovo. Il Presidente Musumeci dovrebbe sapere – dice orlando – secondo quanto più volte rappresentagli dai Commissari dallo stesso nominato, che tutte le Città metropolitane e i tutti i Libero consorzi non hanno potuto approvare il bilancio 2018, per colpa dei tagli operati dallo Stato in complicità con la Regione.
Quest’ultima è pure colpevole di oltre 6 anni di caos normativo più volte sanzionato a diversi livelli, che hanno prodotto una ormai pluriennale grave crisi istituzionale”.

“Così, mentre si propongono tagli alla spesa sociale, alla lotta alla mafia, e all’assistenza per le fasce più deboli, il tutto per racimolare i fondi necessari proprio al pagamento degli stipendi degli enti intermedi che la Regione ha portato al collasso, Musumeci parla di manutenzioni che sa già essere impossibili. Ben venga allora un intervento della Regione, che almeno su questo darà segno di essere ancora viva, presente e utile ai siciliani. Se poi, come proposto dall’ANCI, si affiderà all’Anas la manutenzione della viabilità intercomunale, sarà la soluzione strutturale che servirà ad evitare proclami e polemiche”.

Intanto arriva anche l’europarlamentare 5 stelle Ignazio Corrao. “Mentre la politica chiacchiera, qualcuno ha la responsabilità oggettiva di tenere in isolamento cittadini e imprese di Castronovo di Sicilia, letteralmente isolati da un mese per via di una frana che ha spazzato via l’unica strada di collegamento con la Agrigento -Palermo, ovvero la SP48. Sono stato sul posto, ho incontrato cittadini e imprese tra cui il titolare del caseificio Passalacqua, la presidente del Consiglio Comunale Tiziana Tirrito e dopo aver parlato anche con il Sindaco Vito Sinatra ho informato i miei colleghi in Ars che si attiveranno immediatamente per dare risposte a questo territorio” dice l’europarlamentare.

“Quello che lascia sbigottiti – spiega Corrao – è che dopo oltre un mese dalla frana, gli abitanti e le imprese sono costretti a fare la spola da un lato e dall’altro della strada proseguendo a piedi o con due fuoristrada parcheggiate ai margini della frana. Una situazione inaccettabile che, se da un lato testimonia il classico rimpallo di responsabilità che piega aziende e cittadini, dall’altro mette in pericolo ampie comunità, se si considera che quella era l’unica strada di collegamento per la diga Fanaco. Ora – sottolinea ancora l’eurodeputato – senza voler creare allarmismi, se per un motivo o un’altro dovesse essere necessario un intervento urgente su quell’invaso, non oso immaginare con quali mezzi si possa intervenire. Stessa cosa per quanto attiene la sicurezza e la salute dei cittadini. Se qualcuno dovesse aver necessità di un’autoambulanza, questo sarebbe impossibile. Auspico che la Prefettura di Palermo, di concerto con il governo Regionale, possano trovare una soluzione rapidissima anche emergenziale, salvo poi lavorare sulla progettazione di una strada che tenga conto dei movimenti del terreno” conclude Corrao.