Il Frecciabianca di veloce in Sicilia ha avuto praticamente solo la sua comparsa. Inaugurato a novembre dello scorso anno, già dal giugno scorso non è più prenotabile. Si pensava ad uno stop temporaneo ed invece ancora in questi giorni non è più prenotabile sul sito internet di Trenitalia. Un bluff che era stato smascherato anche da BlogSicilia che seguì la sua inaugurazione e documentò come in realtà il Palermo Catania riusciva appena a guadagnare qualche minuto rispetto ai collegamenti precedenti.

I motivi della soppressione

Il motivo della sua soppressione è stato spiegato dall’ufficio stampa di Trenitalia. In pratica questo servizio deve essere auto sostenibile, non gode di contributi. E siccome praticamente nessuno sceglieva il più costoso Frecciabianca, anche perchè in termini di risparmio di tempo non c’era quasi nulla, allora si è deciso di sopprimere questi convogli che non circoleranno più. Il problema è stato essenzialmente uno: questi treni sulle linee ferrate siciliane non potevano raggiungere grosse velocità per ragioni tecniche, dovute al fatto che i binari erano antiquati. E dunque niente alta velocità.

Il test di BlogSicilia

BlogSicilia testò al suo esordio questo treno. Con partenza dalla stazione centrale di Palermo a bordo del nuovo Frecciabianca fu trovato un solo passeggero. Ma durante il percorso non si riuscì mai a superare i 117 km/h. E il test fu subito un vero flop.

Servizi che lasciavano desiderare

La carrozza era dotata di Wi-Fi e servizio bar. Ma la prima classe lasciava un po’ a desiderare. Il caffè non era i buona qualità e come documenta dal nostro reportage, anche i sedili non brillavano per pulizia. Alle 10.15 l’arrivo a Catania. In tutto, il viaggio è durato 3 ore e 7 minuti. Un po’ troppo per un servizio che veniva presentato come “Freccia” ma che in realtà risultava non conveniente per chi lo usava. Anche perché – come documentano le immagini – il treno regionale che era partito da Palermo alle ore 7:31 era arrivato a Catania Centrale alle 10:40, per un totale di 3 ore e 9 minuti: solo due minuti in più del “Frecciabianca”.

Il nostro viaggio inchiesta  integrale sul Freccia bianca

Articoli correlati