Ieri sera nella caserma Carini, il generale Giuseppe De Liso ha salutato la cittadinanza di Palermo perché prenderà il comando della Legione Veneto dei carabinieri.

Nei due anni alla guida del comando provinciale di Palermo, l’arma ha sferrato colpi fondamentali nella lotta ai clan: la mattina del 16 gennaio, nella stanza del generale Giuseppe De Liso era stata allestita la sala situazione per l’operazione che ha portato alla cattura da parte dei Carabinieri del Ros di Matteo Messina Denaro.

Attorno alla clinica dove il boss era andato per fare una seduta di chemioterapia c’era una tripla cinturazione, gestita proprio dai reparti territoriali. Quella mattina, nella stanza di De Liso, c’erano anche il comandante del Gis, il vice comandante del Ros, il comandante del nucleo investigativo. “Un’operazione frutto di un lungo lavoro”, ha detto il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia nel corso della conferenza stampa del pomeriggio.

Negli ultimi due anni, il comando provinciale diretto da Giuseppe De Liso ha arrestato quasi 400 esponenti di Cosa nostra, fra capi e gregari: i boss non si rassegnano ad arresti, processi e sequestri, anzi provano a dirigere i loro affari fuori dalla Sicilia, in Nord Italia e anche all’estero. Le indagini dell’arma hanno ricostruito una fitta rete di insospettabili prestanome.

Ma la lotta alla mafia è anche impegno sociale: a Palermo, il generale De Liso ha costruito percorsi importanti con le associazioni e le scuole dei quartieri disagiati, i carabinieri dello Zen, Stazione San Filippo Neri, liberi dal servizio, fanno il doposcuola ai bambini, coinvolgendo i ragazzi in diverse iniziative, anche nella sede del comando provinciale, che si trova in centro città.

E dalla porta della caserma Carini non sono passate solo auto con centinaia di arrestati, una mattina De Liso ha fatto uscire le pattuglie con centinaia di libri. “Operazione biblioteche” l’ha ribattezzata. Quei libri hanno riempito i centri sociali dei quartieri di periferia. L’operazione più bella per Palermo.
Il generale De Liso, sposato e ha tre figli, ha prestato servizio in Puglia, Campania, Calabria, è stato comandante alla guida del gruppo di Locri e del provinciale di Firenze e di Palermo e ha ricoperto prestigiosi incarichi presso il comando generale.

Il sindaco di Palermo ringrazia il comandante provinciale

“La Città di Palermo sarà sempre grata al Generale dei Carabinieri Giuseppe De Liso per il grande impegno e gli importanti risultati ottenuti negli ultimi due anni durante i quali è stato a capo del Comando provinciale dell’Arma. Nella lotta alla mafia, sotto la guida del Generale De Liso, si contano centinaia di arresti dei Carabinieri che, oltre a infliggere duri colpi ai clan di Cosa nostra, hanno dato una dimostrazione tangibile della forza dello Stato, in particolare nella difficile battaglia che le istituzioni devono portare avanti contro lo spaccio di stupefacenti. Al Generale va anche il riconoscimento di essersi fatto promotore di attività dei Carabinieri di carattere sociale nelle scuole e con le associazioni presenti nei quartieri più in difficoltà. Il ringraziamento della Città al Generale De Liso è anche quello dell’amministrazione comunale e mio personale per il rapporto di stima, lealtà e proficua collaborazione che si è instaurato nell’ultimo anno. Al Generale il mio sincero augurio per il nuovo incarico che assumerà”.

Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che ieri sera ha partecipato al saluto alla città del Generale Giuseppe De Liso alla città.