Dopo la cessione di "Gms" a "Nuove tecnologie"

Giardinieri alberghi Acqua marcia| Assicurato lavoro fino a fine anno

E’ assicurato fino alla fine del 2016 il lavoro di 26 tra giardinieri e manutentori che prestano servizio nelle strutture alberghiere siciliane del gruppo Acqua marcia: Des Etrangers di Siracusa, Excelsior di Catania, San Domenico Palace di Taormina, Grand Hotel et des Palmes di Palermo, Grand Hotel Villa Igiea di Palermo ed Excelsior Palace Hotel di Palermo.

L’accordo è stato raggiunto dai sindacati Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams, Cgil territoriali e regionali in seguito alla vendita del ramo di azienda di “Gsm”, relativo all’attività svolta dai 26 lavoratori, alla società “Nuove tecnologie”.

“Un importante risultato è stato raggiunto – dichiarano Mimma Calabrò, segretario Generale Fisascat Cisl Regionale Sicilia e Pancrazio Di Leo Segretario Generale Aggiunto – poiché l’accordo di oggi sancisce assolute garanzie per i lavoratori ai quali verranno riconosciuti nel passaggio che avverrà il 1 giugno anzianità di servizio, tutti gli istituti contrattuali pregressi nonchè il diritto al reintegro nel gruppo Acqua Marcia laddove l’appalto, la cui scadenza è prevista per il 31/12 p.v., non dovesse proseguire oltre il 2016. Aver tutelato tutti i lavoratori è per noi motivo di soddisfazione poichè trattasi di maestranze storiche all’interno di altrettante storiche e prestigiose strutture alberghiere che hanno da sempre portato lustro al settore ricettivo siciliano”.

“Aver garantito il rapporto di lavoro senza alcuna soluzione di continuità – conclude la Calabrò – ci conforta poichè frammentate e variegate sono le tipologie contrattuali oggi utilizzate che rendono sempre più precari i lavoratori del settore, oggi in balia delle delle troppe frequenti stagionalizzazioni degli alberghi. Basti pensare all’uso/abuso dei vaucher e dei contratti a chiamata o stagionbali che, se da un lato risultano essere utili per l’emersione del lavoro nero, dall’altro se “impropriamente” utilizzati rischiano di baipassare la stabilità dei lavoratori in spregio alle normative vigenti e ai contratti nazionali di settore”.

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