Un giovane di 34 anni si è presentato in ospedale con il braccio sanguinante. Ha detto ai medici del pronto soccorso del Civico di essere stato raggiunto da un  colpo d’arma da fuoco.

Il ferimento e la richiesta di soccorso risale a due sere fa. Al pronto soccorso l’uomo si è presentato riferendo di essere stato colpito da un proiettile all’avambraccio destro. I medici, dopo aver effettuato una radiografia, hanno medicato sia il foro di entrata che quello di uscita prima di dimettere il paziente con una prognosi di 15 giorni.

I sanitari hanno, però, segnalato l’episodio alla polizia che è intervenuta in ospedale per ascoltare il 34enne, che vive nella zona di via Cipressi, e cercare di capire quanto successo. Il ferito non avrebbe dato indicazioni precise che possano consentire agli investigatori della squadra mobile di risalire al responsabile. Indagini sono in corso.

L’aggressione con ferimento a Catania

Sempre oggi si apprende di un’altra aggressione con ferimento avvenuta, però, a Catania. La squadra mobile della questura, su delega della procura distrettuale di Catania, ha sottoposto a fermo un 37enne, Paolo Aloisio, accusato di tentato omicidio aggravato nei confronti dell’ex marito della compagna.

Le indagini, guidate dalla procura e condotte dalla sezione reati contro la persona della squadra mobile, hanno raccolto elementi che indicano Aloisio come presunto autore dell’aggressione ai danni di un uomo.

Le indagini dopo segnalazione dell’ospedale

Il lavoro investigativo parte da una segnalazione ricevuta il 13 marzo scorso dalla sala operativa della questura, da parte del personale medico dell’ospedale San Marco, che ha trattato un uomo con ferite da arma da taglio all’avambraccio, al gomito, all’orecchio, al fianco sinistro e alla spalla destra, guaribili in circa 40 giorni.

L’aggressione in via Pacinotti

La vittima ha riferito alla squadra mobile di essere stata aggredita dal 37enne, compagno dell’ex moglie, in via Pacinotti. Grazie all’analisi delle testimonianze, l’esame delle immagini di sorveglianza di un negozio che hanno catturato l’aggressione e il ritrovamento dell’arma utilizzata nell’occasione – un coltello richiudibile con lama a falce di circa 14,5 centimetri – il giorno successivo la squadra mobile ha arrestato Aloisio sulla base delle prove raccolte.

L’indagine ha rivelato che l’aggressione sarebbe scaturita da tensioni riguardanti gli incontri tra la vittima e la figlia di due anni, nata dalla relazione con l’ex moglie, attualmente convivente di Aloisio. La Procura ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari la convalida del fermo e l’incarcerazione di Paolo Aloisio, misura cautelare soggetta a riesame da parte del tribunale.

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